Una menzione speciale è andata all'architetto, nonché mia amica Livia Falco, per aver reinterpretato il lavoro della ceramica nelle forme e nei colori del maestro Capucci.
In gara c'erano 30 lavori, dagli oggetti di design agli accessori moda, dai gioielli agli abiti scultura in materiali non convenzionali ai tessuti. Tutti sono ispirati alle immagini di otto abiti-scultura creati da Roberto Capucci.
Gli abiti di Roberto Capucci che hanno ispirato i progetti dei partecipanti |
Vaso Onda |
Vaso Linee |
Vaso Cerchio |
In fase di analisi Livia ha scelto di reinterpretare il corpetto per i primi due vasi ed una visione più generale dell'abito per il terzo, attraverso forme sinuose ed organiche che alludono alla maestria dello stilista nel disporre le stoffe.
Dopo aver destrutturato l'abito e studiato le geometrie è poi passata alla fase progettuale in cui con uno schizzo ha deciso la forma migliore da attribuire all'oggetto finale, sintesi tra la sua visione estetica ed il lessico formale di Capucci. Completa questa fase lo studio delle potenzialità insite nella ceramica.
La tecnica usata per realizzare i vasi non richiede l'uso del tornio, essendo un'antica modalità artigianale. La manualità ricopre un ruolo prioritario al pari delle antiche tecniche sartoriali.