scostumista: FERITO A MORTE

Le solite cose, sempre le stesse, ormai logore da quanto sono state ripetute nel tempo….uguali ma sempre diverse…Le solite cose….ma questa volta espresse in modo magistrale, o meglio non dette esplicitamente ma intuite in un intreccio di frasi disarticolate, riconosciute nei colori e sapori sedimentati fra le pagine della memoria, voci frammenti di frasi venute da chissà quale luogo remoto o dalle profondità dell’animo, persone, amici, che col loro muoversi intorbidano e confondono le rigide forme del Tempo facendole diventare fluide, miscelabili fra loro, in mare dove tutti i granelli di sabbia smossi dal sentimento siano di nuovo posati sul fondale della stanchezza cronica, fatalistica del vivere o del quasi vivere in quel quasi pensiero del dormiveglia mattutino. E la metafora del vivere qui acquista l’immagine della Bella Giornata, carica di speranza, una sfida non ancora compiuta e perciò ancora potenzialmente vincente. Per poi accorgersi di averne sprecata un’altra.
(da "Ferito a morte"-Raffaele La Capria)