If there's a body zone that needs constant care, that's the eye-contour. Here the skin is more fragile and thin and it's subject to constant muscles micro-movements.
There are many natural remedies such as wraps, creams and serums that you can do it yourself.
Many cosmetic products like creams, serums, masks.
I never use the same product, I like to change and try new proposals; from cosmetics market to herbal tradition recipes.
I also like to try concoctions, such as rubbing a ripe avocado with a little bit of lemon juice, or to extract the gel from my aloe plant and mix with the olive oil and 2 essence of chamomile's drops.
I share with you my experience with the products that I'm using right now:
Morning:
After washing my face and sprayed thermal water
First step:
I put a drop of serum made by myself - here's the link to the instructions:
http://www.scostumista.com/2015/09/diy-eyes-contour.html
then I apply Fillerina eyes and lips contour (€ 44.00), it has a mild filler effect, it can helps if dark circles are deep. It recommended to drink a glass of water before use.
During the day, I always carry with me, in my bag, Facial Fuel eye de-puffer by Kiehl's stick, with caffeine, it drains and helps to reduce bags under the eyes and signs of fatigue, for a regenerating pit-stop! (€ 19.50) -can also be applied over make up.
Evening:
after cleansing and toning skin
First step:
I apply a pharmaceutical handcrafted serum that I bought in a Prati's pharmacy in Rome, composed by hyaluronic acid, hydrolyzed elastin and collagen native. A drop on the eyelids and under the eye and dab. (€ 16.00) and I wait that it dries and I step to the second step:
eye mineral serum by Nevo Dead Sea SPA, an Israeli company that uses minerals obtained from the Dead Sea, the natural proteins and Vitamins A, C, D & E work together with Dead Sea minerals to smooth, soften, and condition skin; tap on the top of the cheekbone, just below the eye, the active ingredients penetrate and spread in under eyes area. (€ 54.00)
I end with Kanebo-Sensai Cellular Performance Eye Contour Cream (€ 105.00), - there is also in balm- deeply nourishes, very rich, perfect for the night.
Then, if I could go to sleep at a reasonable hour, well, that's the best eye care!
PS I just bought four eyes treatments 40 minutes each in a Mary Cohr's beauty institute ... I know that I will sleep there!
Se c'è una parte del corpo che necessita di cure assennate e costanti, quella è il contorno occhi.
Qui la pelle è più fragile e sottile ed è soggetta a continui micromoivimenti dei muscoli.
Tanti sono i rimedi naturali come impacchi, creme e sieri fai da te. Tantissimi sono i prodotti in circolazione, creme, sieri, maschere.
Difficilmente uso sempre lo stesso prodotto, mi piace cambiare e provare nuove proposte; dal mercato della cosmesi alle ricette della tradizione erboristica.
Mi diverte anche provare intrugli, come spalmarmi un avocado maturo con qualche goccia di limone, o estrarre il gel dalla mia pianta d'aloe e mixarlo con l'olio d'oliva e 2 gicce di essenza di camomilla. Condivido qui con voi la mia esperienza con i prodotti che sto usando adesso:
Mattina:
Dopo aver lavato il viso e spruzzato un'acqua termale
Primo step:
metto una goccia del siero in olio di clorofilla fatto da me -qui il link per le istruzioni: http://www.scostumista.com/2015/09/diy-eyes-contour.html
poi stendo la crema Fillerina contorno occhi e labbra (€44.00), ha un lieve effetto filler, se le occhiaie sono scavate un pochino aiuta. E' consigliato bere un bicchiere d'acqua prima di stenderla. Durante il giorno ho sempre con me nella borsa lo stick Facial Fuel eye de-puffer della Kiehl's, a base di caffeina, drena e aiuta a ridurre le borse sotto gli occhi e i segni di stanchezza, per un pit-stop rigenerante! (€19.50) -può essere applicato anche sopra il make up.
Sera:
dopo aver deterso e tonificato la pelle
Primo step:
applico un siero farmaceutico artigianale che ho comprato in una farmacia di Prati a Roma, composto da acido jaluronico, elastina idrolizzata e collagene nativo. una goccia sulle palpebre e una sotto l'occhio e picchietto. (€16.00) Lascio asciugare e passo al
secondo step:
Siero ai minerali per il contorno occhi della NevO Dead Sea SPA, azienda israeliana che usa minerali essenziali ottenuti dal Mar Morto, le proteine naturali e le vitamine A, C, D ed E agiscono insieme ai minerali del Mar Morto per levigare, ammorbidire e tonificare la pelle; picchiettare sulla parte alta dello zigomo, appena sotto le occhiaie, le sostanze attive penetrano e si diffondono nell'area sotto gli occhi. (€54.00)
Finisco con un contorno occhi Kanebo Sensai cellular performance eye contour cream (€105,00),-esiste anche la versione balm- nutre in profondità, ha una consistenza molto ricca, perfetto per la notte.
Poi se riuscissi ad andare a dormire ad un'ora decente, beh ecco.. quella è la miglior cura per gli occhi!
PS Ho appena comprato un pacchetto di 4 trattamenti occhi della durata di 40 minuti in un centro estetico Mary Cohr...mi sa che mi addormenterò lì!
Wednesday, September 30, 2015
Tuesday, September 29, 2015
MFW-MY WISH LIST
Spring and summer are composed by 185 days. 88 are the clothes that I selected from the Spring / Summer 2016 Milan Fashion Week catwalks. I can wear each just a couple of times!
My wish list opens with Gucci, 67 outfits on catwalk and it was very difficult to choose my favorites pieces. The second collection designed by Alessandro Michele was able to amaze me more than the previous one. Embroidery, trompe l'oeil, the transparency of chiffon, lace, ruffles, maxi flowers around the neck, the butterfly wing collar, sequins and beads, strong colors mixed with black and gold, all contribute to make the garments as subjects of a modern well illustrated fairy tale. From the fairytale atmosphere of Gucci to that dreamlike-bohemian of Etro, which mix fabrics and prints creating gipsy/chic outfits. Very elegant endeed. Manga heroines inspired Marco De Vincenzo and my eyes are driven mainly by the nuances of color and metallic tassel that make the articles both ethereal, strong and determined. If my mood is romantic I choose 3 Beccaria's clothes, with micro flowers prints that recall late 800's American country, a bit' "Little House on the Prairie" as to speak. Again and always romance for Philosophy by Lorenzo Serafini, microflowers and soft colors too, but on lighter and impalpable fabrics. While Ferretti candor of his white clothes, which are always a certainty, combines earthy colors to suede and chiffon. N.21 by Alessandro Dell'Acqua always reassures me with black, powder pink and pink flesh (The colors I use most often), especially nice the combination of light clothing fitting on t-shirt cotton. Must have the micro jumpsuit with puffy short by Fendi, in leather coral or chiffon with leather flowers applied to the neckline. Dusters and tailored coats by Prada with overlapping fabrics tulle bonded far from my style, but sometimes, you know, it is fun to play lady. Younger is instead the Cristiano Burani collection, sporty leather with warm, bright colors. I really like an Emporio Armani jacket with petals tassel powder and a black leather woven top by Armani; as the ornaments on the Marra's clothing. Not to mention the naïve embroidery clothes by Vivetta, a bit 'of irony by Jeremy Scott for Moschino, the 40's draping on the pink dress by Fausto Puglisi, silver and gold version for shorts and bra by Genny, the usual rigor of Gabriele Colangelo or Uma Wang's grace. A sexy dress by Philip Plain, a soft jumpsuit by Trussardi, the conceptual fashion by Damir Doma and the immigration theme that inpired Stella Jean.
Now I could relax and think that the wardrobe of my dreams is accomplished and yet I'll eagerly wait for the Paris fashion week next proposals.
La primavera e l'estate sono composte da 185 giorni. Sono 88 gli abiti che ho selezionato dalle sfilate Primavera /estate 2016 della Milano fashion week. Potrei indossarne ognuno giusto un paio di volte!
La mia lista dei desideri si apre con Gucci, dei 67 outfits che hanno sfilato in passerella ho faticato a scegliere i pezzi da eliminare. La seconda collezione progettata da Alessandro Michele è riuscita a stupirmi anche più della precedente. I ricami trompe l’oeil, le trasparenze dello chiffon, i pizzi, le ruches, i maxi fiori al collo, i colletti ad ala di farfalla, le paillettes e le perline, i colori forti mischiati al nero e oro, tutto contribuisce a rendere i capi come soggetti di una favola moderna ben illustrata. Dall'atmosfera fiabesca di Gucci passo a quella onirico-bohemien di Etro, che con il suo mix di tessuti e stampe fa sfilare capi dal sapore gipsy/chic. Elegantissimi. Le eroine manga ispirano Marco De Vincenzo e la mia attenzione va soprattutto sulle sfumature dei colori e sulla nappa metallizzata che rendono i capi eterei ma allo stesso tempo forti e decisi. Se il mio mood è romantico scelgo 3 abiti della Beccaria, con stampe micro fiori che rimandano al country americano fine '800 un po' "Casa nella prateria" per intenderci. Ancora e sempre romanticismo per Philosophy di Lorenzo Serafini, anche lui microfiori e colori tenui, ma su tessuti più leggeri e impalpabili. Mentre la Ferretti,al candore dei suoi abiti bianchi, che sono sempre una certezza, accosta colori della terra su pelle scamosciata e chiffon. N.21 di Alessandro Dell'Acqua mi rassicura sempre col nero, cipria e carne (I colori che uso più spesso), bello soprattutto l'accostamento di abiti leggeri su t-shirt di cotone. Da avere le micro jumpsuit con short a sbuffo di Fendi, in pelle corallo o quella di chiffon con fiori di pelle applicati alla scollatura. Spolverini e cappotti sartoriali di Prada con sovrapposizioni di tessuti più consistenti doppiati dal tulle sono lontano dal mio stile, ma ogni tanto mi va di giocare alla signora. Più giovane invece la collezione di Cristiano Burani, pelle sporty con colori caldi e vivaci. Mi piace molto una giacca di Emporio Armani in petali di nappa cipria, e il top Armani di pelle nera intrecciata; e poi gli ornamenti sugli abiti di Marras, i ricami naïve degli abiti Vivetta, un po' d'ironia di Jeremy Scott per Moschino, l'abito rosa dai drappeggi '40 di Fausto Puglisi, short e bra versione silver e gold di Genny, il rigore di Gabriele Colangelo e la grazia di Uma Wang. Un abito sexy di Philip Plain, una tuta morbida di Trussardi, e poi la moda concettuale di Damir Doma e quella ispirata ai temi dell'immigrazione di Stella Jean.
Potrei adesso rilassarmi e pensare che il guardaroba dei miei sogni è al completo, ma invece avidamente attendo le prossime proposte della Paris fashion week.
My wish list opens with Gucci, 67 outfits on catwalk and it was very difficult to choose my favorites pieces. The second collection designed by Alessandro Michele was able to amaze me more than the previous one. Embroidery, trompe l'oeil, the transparency of chiffon, lace, ruffles, maxi flowers around the neck, the butterfly wing collar, sequins and beads, strong colors mixed with black and gold, all contribute to make the garments as subjects of a modern well illustrated fairy tale. From the fairytale atmosphere of Gucci to that dreamlike-bohemian of Etro, which mix fabrics and prints creating gipsy/chic outfits. Very elegant endeed. Manga heroines inspired Marco De Vincenzo and my eyes are driven mainly by the nuances of color and metallic tassel that make the articles both ethereal, strong and determined. If my mood is romantic I choose 3 Beccaria's clothes, with micro flowers prints that recall late 800's American country, a bit' "Little House on the Prairie" as to speak. Again and always romance for Philosophy by Lorenzo Serafini, microflowers and soft colors too, but on lighter and impalpable fabrics. While Ferretti candor of his white clothes, which are always a certainty, combines earthy colors to suede and chiffon. N.21 by Alessandro Dell'Acqua always reassures me with black, powder pink and pink flesh (The colors I use most often), especially nice the combination of light clothing fitting on t-shirt cotton. Must have the micro jumpsuit with puffy short by Fendi, in leather coral or chiffon with leather flowers applied to the neckline. Dusters and tailored coats by Prada with overlapping fabrics tulle bonded far from my style, but sometimes, you know, it is fun to play lady. Younger is instead the Cristiano Burani collection, sporty leather with warm, bright colors. I really like an Emporio Armani jacket with petals tassel powder and a black leather woven top by Armani; as the ornaments on the Marra's clothing. Not to mention the naïve embroidery clothes by Vivetta, a bit 'of irony by Jeremy Scott for Moschino, the 40's draping on the pink dress by Fausto Puglisi, silver and gold version for shorts and bra by Genny, the usual rigor of Gabriele Colangelo or Uma Wang's grace. A sexy dress by Philip Plain, a soft jumpsuit by Trussardi, the conceptual fashion by Damir Doma and the immigration theme that inpired Stella Jean.
Now I could relax and think that the wardrobe of my dreams is accomplished and yet I'll eagerly wait for the Paris fashion week next proposals.
La primavera e l'estate sono composte da 185 giorni. Sono 88 gli abiti che ho selezionato dalle sfilate Primavera /estate 2016 della Milano fashion week. Potrei indossarne ognuno giusto un paio di volte!
La mia lista dei desideri si apre con Gucci, dei 67 outfits che hanno sfilato in passerella ho faticato a scegliere i pezzi da eliminare. La seconda collezione progettata da Alessandro Michele è riuscita a stupirmi anche più della precedente. I ricami trompe l’oeil, le trasparenze dello chiffon, i pizzi, le ruches, i maxi fiori al collo, i colletti ad ala di farfalla, le paillettes e le perline, i colori forti mischiati al nero e oro, tutto contribuisce a rendere i capi come soggetti di una favola moderna ben illustrata. Dall'atmosfera fiabesca di Gucci passo a quella onirico-bohemien di Etro, che con il suo mix di tessuti e stampe fa sfilare capi dal sapore gipsy/chic. Elegantissimi. Le eroine manga ispirano Marco De Vincenzo e la mia attenzione va soprattutto sulle sfumature dei colori e sulla nappa metallizzata che rendono i capi eterei ma allo stesso tempo forti e decisi. Se il mio mood è romantico scelgo 3 abiti della Beccaria, con stampe micro fiori che rimandano al country americano fine '800 un po' "Casa nella prateria" per intenderci. Ancora e sempre romanticismo per Philosophy di Lorenzo Serafini, anche lui microfiori e colori tenui, ma su tessuti più leggeri e impalpabili. Mentre la Ferretti,al candore dei suoi abiti bianchi, che sono sempre una certezza, accosta colori della terra su pelle scamosciata e chiffon. N.21 di Alessandro Dell'Acqua mi rassicura sempre col nero, cipria e carne (I colori che uso più spesso), bello soprattutto l'accostamento di abiti leggeri su t-shirt di cotone. Da avere le micro jumpsuit con short a sbuffo di Fendi, in pelle corallo o quella di chiffon con fiori di pelle applicati alla scollatura. Spolverini e cappotti sartoriali di Prada con sovrapposizioni di tessuti più consistenti doppiati dal tulle sono lontano dal mio stile, ma ogni tanto mi va di giocare alla signora. Più giovane invece la collezione di Cristiano Burani, pelle sporty con colori caldi e vivaci. Mi piace molto una giacca di Emporio Armani in petali di nappa cipria, e il top Armani di pelle nera intrecciata; e poi gli ornamenti sugli abiti di Marras, i ricami naïve degli abiti Vivetta, un po' d'ironia di Jeremy Scott per Moschino, l'abito rosa dai drappeggi '40 di Fausto Puglisi, short e bra versione silver e gold di Genny, il rigore di Gabriele Colangelo e la grazia di Uma Wang. Un abito sexy di Philip Plain, una tuta morbida di Trussardi, e poi la moda concettuale di Damir Doma e quella ispirata ai temi dell'immigrazione di Stella Jean.
Potrei adesso rilassarmi e pensare che il guardaroba dei miei sogni è al completo, ma invece avidamente attendo le prossime proposte della Paris fashion week.
Gucci |
Gucci |
Gucci |
Etro |
N.21 |
Alberta Ferretti |
Philosophy by Lorenzo Serafini |
Fendi |
Cristiano Burani |
Aquilano Rimondi |
Blumarine |
Marco De Vincenzo |
Luisa Beccaria |
Prada |
Antonio Marras |
Emporio Armani - Francesco Scognamiglio |
Genny - Uma Wang |
1:Armani 2:Ferragamo 3:Damir Doma 4:Gabriele Colangelo 5:Trussardi 6:Philip Plein 7:Laura Biagiotti 8:Fausto Puglisi 9:Marni 10:Leitmotiv 11:Stella Jean 12:Max Mara 13:Moschino 14:Vivetta |
Monday, September 28, 2015
MY PERFECT BAG
Finally the perfect bag for me, as I ride a bike, I cross the street while reading a book, I've got my head in the clouds and I fill up the bags to their maximum capacity and then I never find the phone when it rings and the gloss plays hide and seek in the darkest corners of the bag. Yes, I found it! As Paul Meccanico's bags not only have a fresh and cheerful design even inside, but also are fitted with reflectors and are full of pockets, compartments and detachable purse, and even a messy, slob like me can take the book without hesitate from the side pocket and keep walking calmly reading and fantasizing.
Paul Meccanico is the alter ego of Paul Albert Dari, the fashion designer who chose Italy as his country. Each and every item branded Paul Meccanico is one-of-a-kind because it is made, cut and manufactured by expertly hands, indeed, piece-by-piece, all the elements featuring the Paul Meccanico collections. The choice of the raw materials matching an evergreen fabric like the genuine leather with the underground touch of the lorry tarpaulin. Each bag and belt is unique and different!
http://www.paulmeccanico.com/
Finalmente la borsa perfetta per me, che vado in bici, che attraverso la strada leggendo un libro, che la testa ce l'ho tra le nuvole e che riempio le borse fino all'inverosimile e poi non trovo mai il telefono quando squilla e il gloss si è andato a nascondere nell'angolino più buio della borsa. Eh si perchè quelle di Paul Meccanico sono borse che oltre ad avere un design fresco e allegro anche all'interno, sono munite di catarifrangente e sono piene di tasche, borsetta staccabile e scompartimenti; e perfino una disordinata, incasinata come me prende il libro senza esitare dalla tasca laterale e può passeggiare serenamente leggendo e fantasticando.
Paul Meccanico è l’alter ego di Paul Albert Dari, fashion designer che ha scelto l'Italia come sua terra di elezione. Ogni capo Paul Meccanico è unico perché è artigianale, tagliato e costruito a mano da esperti artigiani italiani che realizzano, pezzo per pezzo, tutti gli elementi delle collezione. La scelta dei materiali mette insieme un tessuto evergreen come la pelle con il tocco underground del telone da camion. Ogni borsa o cinta è unica e diversa! http://www.paulmeccanico.com/
photo:Ema
Paul Meccanico is the alter ego of Paul Albert Dari, the fashion designer who chose Italy as his country. Each and every item branded Paul Meccanico is one-of-a-kind because it is made, cut and manufactured by expertly hands, indeed, piece-by-piece, all the elements featuring the Paul Meccanico collections. The choice of the raw materials matching an evergreen fabric like the genuine leather with the underground touch of the lorry tarpaulin. Each bag and belt is unique and different!
http://www.paulmeccanico.com/
Finalmente la borsa perfetta per me, che vado in bici, che attraverso la strada leggendo un libro, che la testa ce l'ho tra le nuvole e che riempio le borse fino all'inverosimile e poi non trovo mai il telefono quando squilla e il gloss si è andato a nascondere nell'angolino più buio della borsa. Eh si perchè quelle di Paul Meccanico sono borse che oltre ad avere un design fresco e allegro anche all'interno, sono munite di catarifrangente e sono piene di tasche, borsetta staccabile e scompartimenti; e perfino una disordinata, incasinata come me prende il libro senza esitare dalla tasca laterale e può passeggiare serenamente leggendo e fantasticando.
Paul Meccanico è l’alter ego di Paul Albert Dari, fashion designer che ha scelto l'Italia come sua terra di elezione. Ogni capo Paul Meccanico è unico perché è artigianale, tagliato e costruito a mano da esperti artigiani italiani che realizzano, pezzo per pezzo, tutti gli elementi delle collezione. La scelta dei materiali mette insieme un tessuto evergreen come la pelle con il tocco underground del telone da camion. Ogni borsa o cinta è unica e diversa! http://www.paulmeccanico.com/
photo:Ema
Friday, September 25, 2015
FASHION PHOTOGRAPHERS:DAVID BAILEY
David Bailey was Born in 1938 in London, he learned to shoot by himself, before joining the RAF in Malaysia in 1957. In 1959 he became a photographic assistant at the John French studio
In 1961 being contracted as a fashion photographer for British Vogue magazine.
With model Jean Shrimpton, he became known as one of the key photographers of the decade, capturing "swinging London", along with Terence Donovan and Brian Duffy. The three photographers socialised with musicians, actors,gangsters and royalty, together, they were the first celebrity photographers. The pleats of Mary Quant mini-skirts, the Beatles’ mop tops, the Who, the massive sense of optimism and the sexual revolution was the subjects of his shots.
David Bailey created a deft new photographic style and helped to create icons of Twiggy, Verushka, Edie Sedgwick, and Penelope Tree. He changes the way of make photography, by using natural light and simple, clean lines. Bailey created a fresh photo style that paid little attention to narrow technical concerns. What was important was the subject, the clothes, youth, freedom and the revolutionary message – and it was all done with a minimalist style that brought out the freshness of the look. David Bailey is credited with photographing some of the most compelling images of the last five decades. He had capturing iconic images of legends such as: Beatles, The Rolling Stones,Catherine Deneuve,Twiggy, Damien Hirst and Kate Moss, these simple yet powerful black and white images have become a genre in their own right.
Since 1966, Bailey has also directed several television commercials and documentaries, and he photographed album sleeve art for musicians including The Rolling Stones and Marianne Faithfull. Today he continues to sign many shots for magazines and campaigns.
David Bailey è nato nel 1938 a Londra, autodidatta, dopo essersi unito alla RAF in Malesia nel 1957, nel 1959 divenne assistente fotografo presso lo studio John French. Nel 1961 è sotto contratto come fotografo di moda per la rivista britannica Vogue. Con la modella Jean Shrimpton, divenne noto come uno dei fotografi chiave del decennio, catturando la "swinging London", insieme a Terence Donovan e Brian Duffy. I tre fotografi frequentano musicisti, attori, gangster e regali, insieme, sono stati i primi fotografi di celebrità. Le pieghe delle mini gonne di Mary Quant, i Beatles, gli Who, il senso di ottimismo e la rivoluzione sessuale erano i soggetti dei suoi scatti. David Bailey ha creato un nuovo stile fotografico e ha contribuito a creare icone come Twiggy, Verushka, Edie Sedgwick e Penelope Tree.
Cambia il modo di fare fotografia, utilizzando la luce naturale e linee semplici e pulite. Bailey ha creato uno stile fresco prestando poca attenzione ai problemi tecnici, la cosa importante era il soggetto, l'abbigliamento, i giovani, la libertà e il messaggio rivoluzionario - ed era tutto fatto con uno stile minimalista che ha fatto venir fuori la freschezza dello sguardo. David Bailey ha fotografato alcune delle immagini più avvincenti degli ultimi cinque decenni, icone e leggende come: Beatles, Rolling Stones, Catherine Deneuve, Twiggy, Damien Hirst e Kate Moss, le sue semplici e potenti immagini in bianco e nero sono diventati un genere a sé stante.
Dal 1966, Bailey ha anche diretto diversi spot televisivi e documentari. Bailey ha fotografato anche cover di album per musicisti tra cui i Rolling Stones e Marianne Faithfull. Oggi continua a firmare molti scatti per riviste e campagne pubblicitarie.
With model Jean Shrimpton, he became known as one of the key photographers of the decade, capturing "swinging London", along with Terence Donovan and Brian Duffy. The three photographers socialised with musicians, actors,gangsters and royalty, together, they were the first celebrity photographers. The pleats of Mary Quant mini-skirts, the Beatles’ mop tops, the Who, the massive sense of optimism and the sexual revolution was the subjects of his shots.
David Bailey created a deft new photographic style and helped to create icons of Twiggy, Verushka, Edie Sedgwick, and Penelope Tree. He changes the way of make photography, by using natural light and simple, clean lines. Bailey created a fresh photo style that paid little attention to narrow technical concerns. What was important was the subject, the clothes, youth, freedom and the revolutionary message – and it was all done with a minimalist style that brought out the freshness of the look. David Bailey is credited with photographing some of the most compelling images of the last five decades. He had capturing iconic images of legends such as: Beatles, The Rolling Stones,Catherine Deneuve,Twiggy, Damien Hirst and Kate Moss, these simple yet powerful black and white images have become a genre in their own right.
Since 1966, Bailey has also directed several television commercials and documentaries, and he photographed album sleeve art for musicians including The Rolling Stones and Marianne Faithfull. Today he continues to sign many shots for magazines and campaigns.
David Bailey è nato nel 1938 a Londra, autodidatta, dopo essersi unito alla RAF in Malesia nel 1957, nel 1959 divenne assistente fotografo presso lo studio John French. Nel 1961 è sotto contratto come fotografo di moda per la rivista britannica Vogue. Con la modella Jean Shrimpton, divenne noto come uno dei fotografi chiave del decennio, catturando la "swinging London", insieme a Terence Donovan e Brian Duffy. I tre fotografi frequentano musicisti, attori, gangster e regali, insieme, sono stati i primi fotografi di celebrità. Le pieghe delle mini gonne di Mary Quant, i Beatles, gli Who, il senso di ottimismo e la rivoluzione sessuale erano i soggetti dei suoi scatti. David Bailey ha creato un nuovo stile fotografico e ha contribuito a creare icone come Twiggy, Verushka, Edie Sedgwick e Penelope Tree.
Cambia il modo di fare fotografia, utilizzando la luce naturale e linee semplici e pulite. Bailey ha creato uno stile fresco prestando poca attenzione ai problemi tecnici, la cosa importante era il soggetto, l'abbigliamento, i giovani, la libertà e il messaggio rivoluzionario - ed era tutto fatto con uno stile minimalista che ha fatto venir fuori la freschezza dello sguardo. David Bailey ha fotografato alcune delle immagini più avvincenti degli ultimi cinque decenni, icone e leggende come: Beatles, Rolling Stones, Catherine Deneuve, Twiggy, Damien Hirst e Kate Moss, le sue semplici e potenti immagini in bianco e nero sono diventati un genere a sé stante.
Dal 1966, Bailey ha anche diretto diversi spot televisivi e documentari. Bailey ha fotografato anche cover di album per musicisti tra cui i Rolling Stones e Marianne Faithfull. Oggi continua a firmare molti scatti per riviste e campagne pubblicitarie.
Shoe in bikini 1970 |
Jean Shrimpton 1965 |
Jean Shrimpton 1966 |
Twiggy |
Amanda Lear for Vogue Paris styled by Salvador Dalì |
Catherine Deneuve |
Grace Coddington 1970 |
Christy Turlington for Vogue UK 1993 |
Mick Jagger |
Andy Warhol, Jane Birkin, Kate Moss, Johnny Depp |
Karen Elson |
Cara Delevigne and Pharrell Williams Vogue 2013 |
Abbey Lee Kershaw |
Lara Stone |
Cara Delevigne for Vogue Australia |
Valentino F/W2015 campaign |