The exhibition, curated by Achille Bonito Oliva, is the first retrospective exhibition that pays tribute to the Gillo Dorfles's total work, old father of Italian visual culture, including artistic production, critical thinking and aesthetic theories.
La mostra, a cura di Achille Bonito Oliva, è la prima antologica che rende omaggio all’opera totale di Gillo Dorfles padre storico della cultura visiva italiana, tra produzione artistica, pensiero critico e teorie estetiche.
"Nessuna parola-chiave a dischiudere serrature di serrature di senso: l'apertura infinita dell'opera è sotto gli occhi di tutti. L'alfabeto primordiale di forma be colore è codice illeggibile nella convenzione, è ambiguo sistema di segni che non si preoccupa di avere ragione.
Figuriamoci il figurabile.
Perché gli enunciati del pensiero visivo non hanno predicato, ma esprimono voci, accordi e concordanze che reggono passato, presente e futuro.
E' la sintassi astratta del tempo interiore, liberata dalle grammatiche del mondo esteriore."
"La causa comune delle arti. Lo stesso principio formativo, unico responsabile in materia di trattamento di dati sensibili, anima l'artista quando disegna e dipinge, cesella l'argento, modella l'argilla. Tangibile presa di contatto con manualità diverse e linguaggi differenti, impulso all'invenzione come pratica di sconfinamento. Nella densità dell'incontro con qualità materiche, superfici e volumi si articola il discorrere sottile tra sé e il mondo. Istinto creativo che è primo motore estetico dell'infanzia dell'uomo e della sua specie."
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