Equivalenze is the new exhibition about Giuseppe Pennone's sculptures, that was opened at Gagosian Gallery in Rome.
In "Equivalenze," Penone uses sculptural attitude and artifice to reveal corresponding systems in organic materials and bodies. Fist-sized terracotta moldings bear the precise imprint of his forceful grip. The terracottas are appended to iron plates, which he has oxidized in areas of repeated strokes. The repetition of blots and arcs yields a lively abstraction that resembles the flickering shadows of a leafy plant or the staccato marks of a Fauvist landscape—the ambiguous zone between nature and art. Penone's works are bodily memories, materialized. They speak to his belief that we, like rocks, trees, and water, are constantly molding, and being molded by, our environments. Our gestures mirror the twisting and stretching of trees, which contain concentric records of time in their wood. For a new sculpture, Equivalenze (2016), Penone made plaster molds of tree parts and cast them in bronze, erecting an artificial tree, piece by piece. From the roots, an anthropomorphic helix of bark emerges, becoming a figure in contrapposto, facing its botanical counterpart. Penone thinks of such convergences as gesti vegetali (plant-like gestures). In his hands, the human form is freed from the tree, and the tree, in turn, reveals the visceral qualities of the human body. Using sculptural media and techniques, he releases the animas of things, thus uniting the essence of nature with the sensations of direct human action.
A survey exhibition of Penone's work organized and supported by FENDI and curated by Massimiliano Gioni, will be on view at the Palazzo della Civiltà Italiana in Rome from January 27 to July 16, 2017.
GIUSEPPE PENONE EQUIVALENZE JANUARY 27 - APRIL 15, 2017
GAGOSIAN GALLERY- Via Francesco Crispi 16-Roma
Le vene d'acqua che sgorgano dal terreno scorrono in rivoli che confluiscono, come i rami nel tronco, come le dita nel palmo di una mano, come il bronzo nella matrice di un albero. —Giuseppe Penone Equivalenze è la nuova mostra di sculture di Giuseppe Pennone presentata Venerdì 27 Gennaio alla Gagosian Gallery di Roma.
In Equivalenze Penone utilizza il processo scultoreo per rivelare le corrispondenze tra il corpo e la natura. Forme di terracotta modellate nel pugno dell'artista contengono l'impronta della sua energica presa. Penone le ha fissate su piastre di metallo dove l'ossidazione riproduce il contatto della pelle con la superficie dando vita ad una vivace astrazione che richiama le ombre tremolanti di una pianta rigogliosa o le macchie intermittenti di un paesaggio fauve: una zona di confine tra natura e arte. Le opere di Penone sono memorie corporee, materializzate, testimoni della sua idea che anche noi, come le rocce, gli alberi, e l'acqua, siamo costantemente in trasformazione, e trasformati dall'ambiente circostante. I nostri gesti rispecchiano la tortuosità e la verticalità degli alberi che contengono testimonianze concentriche del tempo nel loro legno. Per l'opera Equivalenze (2016), Penone ha realizzato il calco in gesso di alcune parti di un albero, facendone poi una fusione in bronzo. Dalle radici emerge una spirale antropomorfa di corteccia che si trasforma in figura di fronte alla sua controparte vegetale, in un'equivalenza di forme tra il negativo dell'albero e il negativo della persona. Penone considera questi incontri come gesti vegetali. Nelle sue mani la forma umana viene liberata dall'albero e l'albero, a sua volta, rivela i tratti viscerali del corpo. Attraverso la scultura, Penone svela l'anima delle cose, creando un legame tra l'essenza della natura e la percezione del gesto umano.
Una mostra sul lavoro di Penone, promossa e organizzata da FENDI e curata da Massimiliano Gioni, sarà visitabile al Palazzo della Civiltà Italiana a Roma dal 27 gennaio al 16 luglio 2017.
Giuseppe Penone in his Turin studio, Italy, November 2016 ©Archivio Penone. Photo by Angela Moore. |
belle foto!
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