Bertrand Guyon reinterpreta le stampe e i disegni surreali e iconici di
Elsa Schiaparelli come l'aragosta, la serratura i profili, giocando su linee geometriche, tessuti laminati e stivali cuissard in vernice con intarsi a cuore e tacco in plexiglass. Il marchio ormai di Della Valle rivive una fase di freschezza e ironia.
Tulle pvc e giochi ottici sono il segno distintivo della stilista olandese
Iris van Herpen che con i suoi abiti scultorei continua a sorprenderci riuscendo ad essere contemporaneamente poetici e moderni.
Saltano all'occhio le maschere in tulle di Stephen Jones che Maria Grazia Chiuri ha fatto indossare sugli abiti che ha progettato per
Christian Dior, abiti a prima vista austeri ma che si trasformano in vestiti fiabeschi per fate e regine del bosco.
Solo tredici i modelli di
Givenchy, si alternano al total black insoliti abiti quadrettati e un opulento abito rosa pallido con piume e merletti.
Intarsi e applicazioni preziose sugli abiti dal taglio impeccabile e sartoriale per lo stilista partenopeo
Francesco Scognamiglio.
Giambattista Valli fa sfilare romantiche principesse con ampie gonne a corolla realizzate in sognanti nuvole di tulle o con fiori ricamati, e poi piume, mini asimmetriche con strascico e volant, o tubini a trapezio di seta bianca con delicati steli di fiori dipinti. Una collezione bellissima, mi chiedo solo perché i vestiti non siano stati stirati prima di farli sfilare, spacchettati e mandati in passerella, non so se sia stato fatto volutamente, ma abiti così delicati non lo meritavano.
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Schiaparelli |
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Iris van Herpen |
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Christian Dior |
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Givenchy |
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Francesco Scognamiglio |
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Giambattista Valli |
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