Lunedì sono state presentate le loro nuove collezioni con un cocktail party all'Attik in via Tiepolo 4 a Roma. Le borse sono un mix and match di accessori provenienti da tutto il mondo con manifattura esclusivamente italiana. I costumi hanno linee semplici con spalline sottili e dettagli indie e si possono trovare a Roma all' Outboutique in via Francesco Siacci 29 e a Ibiza da Elements Boutique, Cala Benirras e The Rose-Santa Gertrudis.
Wednesday, May 31, 2017
SWIMWEAR+BAGS -@ATTIK Roma
Etno-chic è il termine che accomuna i costumi di Sabrina Giuli e le borse di Francesca Reale.
Lunedì sono state presentate le loro nuove collezioni con un cocktail party all'Attik in via Tiepolo 4 a Roma. Le borse sono un mix and match di accessori provenienti da tutto il mondo con manifattura esclusivamente italiana. I costumi hanno linee semplici con spalline sottili e dettagli indie e si possono trovare a Roma all' Outboutique in via Francesco Siacci 29 e a Ibiza da Elements Boutique, Cala Benirras e The Rose-Santa Gertrudis.
Lunedì sono state presentate le loro nuove collezioni con un cocktail party all'Attik in via Tiepolo 4 a Roma. Le borse sono un mix and match di accessori provenienti da tutto il mondo con manifattura esclusivamente italiana. I costumi hanno linee semplici con spalline sottili e dettagli indie e si possono trovare a Roma all' Outboutique in via Francesco Siacci 29 e a Ibiza da Elements Boutique, Cala Benirras e The Rose-Santa Gertrudis.
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Friday, May 26, 2017
CELEBRITY STYLISTS IN HOLLYWOOD
Possono trasformare una attrice in icona-fashion, le stylist a Hollywood guadagnano cifre da capogiro e sono loro stesse delle star.
Rachel Zoe inizia come fashion assistant per la carta stampata, ma negli anni '90 avvia la sua carriera di stylist vestendo star come Britney Spears e Backstreet Boys direttamente dal suo monolocale newyorkese. Poco tempo dopo si è ritrovata a gestire clienti come Demi Moore, Eva Mendes, Cameron Diaz, Keira Knightley, Miley Cyrus, Lindsay Lohan e Anne Hathaway. Ha una passione sfrenata per la moda, nel 2010 lancia una propria linea di abbigliamento, ha scritto un paio di libri ed è la protagonista del docu-reality Rachel Zoe Project.
Nella lista dei 25 stylist più potenti di Hollywood pubblicata dall'Hollywood Reporter non manca mai Kate Young, che inizia la sua carriera come assistente di Anna Wintour e collabora con fotografi come Terry Richardson e Ellen von Unwerth. Suoi gli styling di star come Dakota Johnson, Natalie Portman e Selena Gomez. Ma è soprattutto la sua collaborazione con Sienna Miller che la rende nota, l'attrice a Londra è stata la prima a indossare la prima collezione di Peter Copping per Oscar de la Renta e la prima collezione di Alessandro Michele per Gucci.
Emma Stone deve ringraziare Petra Flannery se nel ricevere la statuetta per La La Land era splendida in un abito di perline dorate firmato Givenchy. La Flannery è attentissima alle linee degli abiti che si adattano ai fisici delle dive e ai colori che più si intonano alle loro carnagioni, si informa sempre prima su quali fossero i designer preferit dei suoi clienti cercando così di connettersi con il loro gusto. Tra le sue clienti vanta un carnet di attrici come Emma Stone, Zoe Saldana, Amy Adams, Claire Danes, Emilia Clarke, Carey Mulligan, Faith Hill, Mila Kunis, Maria Sharapova e Megan Fox.
Leslie Fremar ha iniziato a lavorare per Vogue come assistente di Anna Wintour e sembra essere lei ad aver ispirato il personaggio di Emily Blunt nel film "Il Diavolo veste Prada". E' stata direttore delle relazioni con i VIP da Prada, ed è durante questo periodo che la sua carriera come stylist di celebrità è decollata. Tra le sue clienti ci sono: Julianne Moore, Charlize Theron, Jennifer Connely, Scarlett Johansson e Reese Witherspoon.
Elizabeth Stewart dopo la laurea in giornalismo all' Università del South Carolina, Columbia, inizia a lavorare come redattore di moda per Fairchild Publications, dove trascorre 6 anni presso la Women's Wear Daily e W Magazine, passa due anni a Parigi come Fashion Editor per W. e in seguito
dodici anni a New York nel dipartimento di stile della rivista New York Times dove si distingue per i suoi editoriali di moda e lavora con molti illustri fotografi (tra cui Annie Leibowitz, Mario Testino, Carter Smit, Tom Munro, Ruven Afanador, Stephane Sednaoui, Miles Aldridge, Matthew Rolston, David LaChapelle, Mark Seliger, , Herb Ritts, Jeff Riedel e Carter Smit). Attualmente lavora come stylist a Hollywood ed ha all'attivo clienti come Cate Blanchett, Sandra Bullock, Jessica Chastain, Julia Roberts, Amanda Seyfried, January Jones.
STYLING BY RACHEL ZOE:
STYLING BY KATE YOUNG:
STYLING BY PETRA FLANNERY:
STYLING BY LESLIE FREMAR:
SYLING BY ELIZABETH STEWART:
STAR AND STYLIST:
Rachel Zoe inizia come fashion assistant per la carta stampata, ma negli anni '90 avvia la sua carriera di stylist vestendo star come Britney Spears e Backstreet Boys direttamente dal suo monolocale newyorkese. Poco tempo dopo si è ritrovata a gestire clienti come Demi Moore, Eva Mendes, Cameron Diaz, Keira Knightley, Miley Cyrus, Lindsay Lohan e Anne Hathaway. Ha una passione sfrenata per la moda, nel 2010 lancia una propria linea di abbigliamento, ha scritto un paio di libri ed è la protagonista del docu-reality Rachel Zoe Project.
Nella lista dei 25 stylist più potenti di Hollywood pubblicata dall'Hollywood Reporter non manca mai Kate Young, che inizia la sua carriera come assistente di Anna Wintour e collabora con fotografi come Terry Richardson e Ellen von Unwerth. Suoi gli styling di star come Dakota Johnson, Natalie Portman e Selena Gomez. Ma è soprattutto la sua collaborazione con Sienna Miller che la rende nota, l'attrice a Londra è stata la prima a indossare la prima collezione di Peter Copping per Oscar de la Renta e la prima collezione di Alessandro Michele per Gucci.
Emma Stone deve ringraziare Petra Flannery se nel ricevere la statuetta per La La Land era splendida in un abito di perline dorate firmato Givenchy. La Flannery è attentissima alle linee degli abiti che si adattano ai fisici delle dive e ai colori che più si intonano alle loro carnagioni, si informa sempre prima su quali fossero i designer preferit dei suoi clienti cercando così di connettersi con il loro gusto. Tra le sue clienti vanta un carnet di attrici come Emma Stone, Zoe Saldana, Amy Adams, Claire Danes, Emilia Clarke, Carey Mulligan, Faith Hill, Mila Kunis, Maria Sharapova e Megan Fox.
Leslie Fremar ha iniziato a lavorare per Vogue come assistente di Anna Wintour e sembra essere lei ad aver ispirato il personaggio di Emily Blunt nel film "Il Diavolo veste Prada". E' stata direttore delle relazioni con i VIP da Prada, ed è durante questo periodo che la sua carriera come stylist di celebrità è decollata. Tra le sue clienti ci sono: Julianne Moore, Charlize Theron, Jennifer Connely, Scarlett Johansson e Reese Witherspoon.
Elizabeth Stewart dopo la laurea in giornalismo all' Università del South Carolina, Columbia, inizia a lavorare come redattore di moda per Fairchild Publications, dove trascorre 6 anni presso la Women's Wear Daily e W Magazine, passa due anni a Parigi come Fashion Editor per W. e in seguito
dodici anni a New York nel dipartimento di stile della rivista New York Times dove si distingue per i suoi editoriali di moda e lavora con molti illustri fotografi (tra cui Annie Leibowitz, Mario Testino, Carter Smit, Tom Munro, Ruven Afanador, Stephane Sednaoui, Miles Aldridge, Matthew Rolston, David LaChapelle, Mark Seliger, , Herb Ritts, Jeff Riedel e Carter Smit). Attualmente lavora come stylist a Hollywood ed ha all'attivo clienti come Cate Blanchett, Sandra Bullock, Jessica Chastain, Julia Roberts, Amanda Seyfried, January Jones.
Rachel Zoe - Kate Young - Petra Flannery - Leslie Fremar - Elizabeth Stewart |
STYLING BY RACHEL ZOE:
Anne Hatahaway in Prada - Cameron Diaz in Chanel - Demi Moore in Dior - Eva Mendes in Dior - Keira Knightley in Gucci |
Natalie Portman in Valentino - Selena Gomez in J.Mendel - Sienna Miller in Gucci - Dakota Johnson in Saint Laurent - Rachel Weisz in Lanvin |
STYLING BY PETRA FLANNERY:
Amy Adams in Tom Ford - Mila Kunis in Alexander McQueen - Claire Danes in Schiaparelli Haute Couture - Zoe Saldana in Givenchy |
STYLING BY LESLIE FREMAR:
Charlize Theron in Dior - Jennifer Connelly in Louis Vuitton - Julienne Moore in Dior Couture - Reese Witherspoon in Tom Ford - Scarlett Johansson in Versace |
SYLING BY ELIZABETH STEWART:
Cate Blanchett in Armani Privé - Januery Jones in Givenchy - Julia Roberts in Givenchy - Amanda Seyfried in Alexander McQueen - Jessica Chastain in Saint Laurent |
Leslie Fremar and Julienne Moore - Elizabeth Stewart and Cate Blanchett - Kate Young and Sienna Miller - Petra Flannery and Emma Stone - Rachel Zoe and Anne Hatahaway |
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Wednesday, May 24, 2017
S/S 17: FUNNY BALLET FLATS
Walk with these shoes, the most fun way to start the day,
Camilla Elphick €455 - Gucci €590 - Marc Jacobs €350 |
Christian Louboutin €475 - Rupert Sanderson €665 - Miu Miu €750 |
Aquazzurra €495 - Dolce&Gabbana €595 - Roger Vivier €550 |
Fendi €790 - Sophia Webster €250 - Pierre Hardy €790 |
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Tuesday, May 23, 2017
SOLID OILS
L'Acido Laurico è un grasso saturo, si trova nel latte materno e ha capacità antisettiche.
Ma l'Acido Laurico si trova in abbondanza anche nell'Olio di Cocco, nell'Olio di Babassu e nel Burro di Karité. Sono tre oli solidi, col calore l'olio di cocco e quello di Babassu diventano liquidi, e hanno tutti forti proprietà emollienti.
L'Olio di Cocco è ricco di vitamina E, applicato sulla pelle la rende estremamente morbida, ha effetti idratanti, antirughe, antinvecchiamento; ottimo come maschera per i capelli, li nutre e li rende lisci e setosi, ma la particolarità di quest'olio è che è ottimo per la pulizia dei denti e della bocca, ricco di calcio ha proprietà sbiancanti e antibatteriche, in India viene tradizionalmente usato per la pratica Ayurvedica dell'Oil Pulling: appena svegli sciacqui con due cucchiaini di olio facendolo passare accuratamente tra i denti, sulle gengive, sulla lingua e poi sputarlo dopo pochi minuti, questa pratica fa in modo che tutte le tossine e i batteri accumulati possano essere raccolti dall’olio e quindi espulsi definitivamente dal corpo.
Orbignya Oleifera Oil è l’olio ottenuto dalle noci del Babassu, palma originaria del Brasile, con proprietà molto simili a quelle dell’olio di cocco. Ha proprietà protettive, anti-age, nutrienti ed emollienti. Entrando a contatto con la temperatura corporea diventa immediatamente morbido, facile da spalmare e di rapido assorbimento, perciò non genera untuosità , e il fatto che non ostruisce i pori della pelle fa sì che possa essere utilizzato anche su pelli miste e grasse in quanto non causa punti neri. L’olio di babassu è anche ideale per ridare lucentezza, corposità e setosità ai capelli stressati. Ottimo come prodotto doposole, è in grado di riparare la chioma anche quando provata da salsedine ed esposizione ai raggi solari.
Il burro di karité è estratto dai semi, noccioli, del karité o Vitellaria paradoxa, un albero che cresce nell'Africa occidentale, ha un'altissima concentrazione di trigliceridi, è ricco di antiossidanti, di vitamina E che combatte i radicali liberi e agevola la micro-circolazione sanguigna della superficie dell’epidermide, di vitamina A che previene e combatte le rughe, il karité forma come un film protettivo sulla pelle idratandola. Grazie al contenuto dell'acido cinnamico ha proprietà antiinfiammatorie, antisettiche e protettive, e favorisce la produzione del collagene.
Ma l'Acido Laurico si trova in abbondanza anche nell'Olio di Cocco, nell'Olio di Babassu e nel Burro di Karité. Sono tre oli solidi, col calore l'olio di cocco e quello di Babassu diventano liquidi, e hanno tutti forti proprietà emollienti.
L'Olio di Cocco è ricco di vitamina E, applicato sulla pelle la rende estremamente morbida, ha effetti idratanti, antirughe, antinvecchiamento; ottimo come maschera per i capelli, li nutre e li rende lisci e setosi, ma la particolarità di quest'olio è che è ottimo per la pulizia dei denti e della bocca, ricco di calcio ha proprietà sbiancanti e antibatteriche, in India viene tradizionalmente usato per la pratica Ayurvedica dell'Oil Pulling: appena svegli sciacqui con due cucchiaini di olio facendolo passare accuratamente tra i denti, sulle gengive, sulla lingua e poi sputarlo dopo pochi minuti, questa pratica fa in modo che tutte le tossine e i batteri accumulati possano essere raccolti dall’olio e quindi espulsi definitivamente dal corpo.
Orbignya Oleifera Oil è l’olio ottenuto dalle noci del Babassu, palma originaria del Brasile, con proprietà molto simili a quelle dell’olio di cocco. Ha proprietà protettive, anti-age, nutrienti ed emollienti. Entrando a contatto con la temperatura corporea diventa immediatamente morbido, facile da spalmare e di rapido assorbimento, perciò non genera untuosità , e il fatto che non ostruisce i pori della pelle fa sì che possa essere utilizzato anche su pelli miste e grasse in quanto non causa punti neri. L’olio di babassu è anche ideale per ridare lucentezza, corposità e setosità ai capelli stressati. Ottimo come prodotto doposole, è in grado di riparare la chioma anche quando provata da salsedine ed esposizione ai raggi solari.
Il burro di karité è estratto dai semi, noccioli, del karité o Vitellaria paradoxa, un albero che cresce nell'Africa occidentale, ha un'altissima concentrazione di trigliceridi, è ricco di antiossidanti, di vitamina E che combatte i radicali liberi e agevola la micro-circolazione sanguigna della superficie dell’epidermide, di vitamina A che previene e combatte le rughe, il karité forma come un film protettivo sulla pelle idratandola. Grazie al contenuto dell'acido cinnamico ha proprietà antiinfiammatorie, antisettiche e protettive, e favorisce la produzione del collagene.
Monday, May 22, 2017
CARA E KRISTEN CI DANNO UN TAGLIO
Giovani, moderne , trend setter, un ex fidanzata in comune (la musicista St. Vincent), muse di Karl Lagerfeld. Cara Delevigne e Kristen Stewart sfilano sul red carpet del 70' festival di Cannes con i capelli rasati a zero, (entrambe per esigenze di copione)
“Sono stanca di una società che definisce la bellezza per noi. Toglietevi i vestiti, lavate via il trucco, tagliate i capelli. Chi siamo? Come stiamo definendo la bellezza? Cosa consideriamo bello?”. Ci domanda Cara Delevigne; mentre Kristen Stewart risponde ad un cronista dell'Hollywood Reporter: "Se non domandi anche ai ragazzi perché non indossano abito e tacchi, non puoi chiederlo neanche a me!"
Da bionde e angeliche bellezze la trasformazione in ragazzacce strafottenti dei diktat estetici ci piace!
“Sono stanca di una società che definisce la bellezza per noi. Toglietevi i vestiti, lavate via il trucco, tagliate i capelli. Chi siamo? Come stiamo definendo la bellezza? Cosa consideriamo bello?”. Ci domanda Cara Delevigne; mentre Kristen Stewart risponde ad un cronista dell'Hollywood Reporter: "Se non domandi anche ai ragazzi perché non indossano abito e tacchi, non puoi chiederlo neanche a me!"
Da bionde e angeliche bellezze la trasformazione in ragazzacce strafottenti dei diktat estetici ci piace!
Cara Delevigne - Kristen Stewart |
Thursday, May 18, 2017
NONOSTANTE MARRAS -ROBERTO KUSTERLE:SULLA METAMORFOSI
Inaugura oggi nello spazio Nonostante Marras la personale di Roberto Kusterle: Sulla metamorfosi, a cura di Francesca Alfano Miglietti.
In mostra opere scelte da serie diverse di Roberto Kusterle.
Scatti, ritratti, fotomontaggi, opere che suscitano una quieta inquietudine, la stessa che scaturisce dal mondo in cui si viene proiettati dall’artista. Nella dimensione proposta da Kusterle, infatti, i confini del corpo si dissolvono, pur mantenendo forme riconoscibili, nel perpetuarsi di una metamorfosi sospesa nella cornice della foto.
I personaggi si sdoppiano, si fondono, spiccano il volo con ali di farfalla o con orecchie alate, in un gioco di contaminazioni e di trasformazioni, in cui le nervature delle foglie diventano le vene e le arterie di corpi umani, dove lo spirito selvaggio di una volpe squarcia il petto di quell’uomo che lo cela nel fondo del suo cuore.
Sono esseri che non vivono nel reale ma in un mondo di metamorfosi, dove i sogni diventano più reali del reale, in cui la rappresentazione si trasforma in ineluttabile destino.
Roberto Kusterle attivo dagli anni Settanta nel campo delle arti visive, si dedica alla pittura e alle installazioni fino all’incontro con la fotografia, che elegge strumento ideale della propria ricerca espressiva. Le sperimentazioni degli anni successivi portano alla luce i temi essenziali della sua poetica: la continuità tra il mondo umano, animale e vegetale, il ruolo di mediazione del corpo, la negazione dello sguardo, l’esercizio costante dell’ironia, dell’ambiguità e dello spiazzamento.
Fino al 16 Giugno- Spazio NONOSTANTE MARRAS -Via Cola di Rienzo 8, Milano
Roberto Kusterle attivo dagli anni Settanta nel campo delle arti visive, si dedica alla pittura e alle installazioni fino all’incontro con la fotografia, che elegge strumento ideale della propria ricerca espressiva. Le sperimentazioni degli anni successivi portano alla luce i temi essenziali della sua poetica: la continuità tra il mondo umano, animale e vegetale, il ruolo di mediazione del corpo, la negazione dello sguardo, l’esercizio costante dell’ironia, dell’ambiguità e dello spiazzamento.
Fino al 16 Giugno- Spazio NONOSTANTE MARRAS -Via Cola di Rienzo 8, Milano
Il Risveglio - Il Distacco dell'Ala |
Il Profeta degli Abissi - Danza Nuziale |
Ascolto il mio volo - Bricolage della memoria |
Camicia di pietra - La maschera dell'ipocrisia |
Cinta d'alloro - Estrema difesa |
Eudora - Galatea - Penelope |
L'Ombra del desiderio - Il Desiderio della notte |
La Carezza - La Maschera bianca |
Protezione - Abbandono sul fondo |
Pseudoedipo - Volerò per tornare |
Vortici della serenità - L'ansia sospesa |
Wednesday, May 17, 2017
NEW DESIGNERS:THE RERACS
Naomi Kurahashi founded The Reracs in Tokyo in 2010.
The Reracs is an architecture technical term, meaning “destroy and re-build”. It was chosen to represent the brand's ethos of deconstructing classics to reconstruct them in a modern and minimal silhouette.
Kurahashi describes her brand's style with the words luxury, street and coexistence of oppositions.
The inspiration for SS 2017 can be summed up by term "beaches". It's all about the branch that lengthens from a root called basic, states the designer who loves to use hi-tech materials, but also the finest bespoke textiles made in Japan, including cashmere, melton wool, silks and cottons, and spun fabrics from Italy.
Naomi Kurahashi ha fondato The Reracs a Tokyo nel 2010.
Reracs è un termine tecnico architettonico, che significa "distruggere e ricostruire". È stato scelto per rappresentare l'ethos del marchio, decostruire i classici per ricostruirli in una silhouette moderna e minimale.
Kurahashi dscrive lo stile del suo marchio con le parole lusso, strada e coesistenza delle opposizioni. L'ispirazione per la SS 2017 può essere riassunta con il termine "spiagge". Si tratta del ramo che si allunga da una radice chiamata base, afferma la designer che ama usare materiali hi-tech,ma anche i migliori tessuti su misura in Giappone, tra cui cachemire, lana di melton, seta e cotoni e tessuti filati italiani .
The Reracs is an architecture technical term, meaning “destroy and re-build”. It was chosen to represent the brand's ethos of deconstructing classics to reconstruct them in a modern and minimal silhouette.
Kurahashi describes her brand's style with the words luxury, street and coexistence of oppositions.
Naomi Kurahashi ha fondato The Reracs a Tokyo nel 2010.
Reracs è un termine tecnico architettonico, che significa "distruggere e ricostruire". È stato scelto per rappresentare l'ethos del marchio, decostruire i classici per ricostruirli in una silhouette moderna e minimale.
Kurahashi dscrive lo stile del suo marchio con le parole lusso, strada e coesistenza delle opposizioni. L'ispirazione per la SS 2017 può essere riassunta con il termine "spiagge". Si tratta del ramo che si allunga da una radice chiamata base, afferma la designer che ama usare materiali hi-tech,ma anche i migliori tessuti su misura in Giappone, tra cui cachemire, lana di melton, seta e cotoni e tessuti filati italiani .
Tuesday, May 16, 2017
SVOLGIMENTO DI UN QUADRO
Se siete a Venezia per la Biennale segnalo anche questa mostra alla Fondazione Querini Stampalia:
Maria Morganti-Svolgimento di un quadro.
“Io non faccio il colore, lo trovo. Non lo invento, non lo progetto, non lo produco, non lo riproduco... tendo verso di esso. Lo ascolto e lo vedo farsi. Lo vedo nascere sulla tela” Maria Morgantia mette in relazione con la Caffetteria progettata dall’architetto Mario Botta con il quale l'artista si è confrontata per il progetto Svolgimento di un quadro.L'installazione permanente vede coinvolte le pareti di questo spazio, rivestite da arazzi creati e sviluppati in strettacollaborazione con Bonotto, una delle manifatture tessili più creative al mondo. L’idea ha origine dal Quadro per la Sala dell’800 che Maria Morganti ha dipinto nel 2008 durante le visite alle Collezioni del Museo. Quando nel 2015 accoglie l’invito di Chiara Bertola a confrontarsi con gli spazi della caffetteria, Maria Morganti decide di tornare a quel quadro e al suo diario di pennellate. “Sono partita dal ‘grumo’, dal fiore, assumendolo simbolicamente come fosse il punto condensato del pensiero del pittore, per domandarmi come espandere questo gesto intimo e denso. Come allargarlo nello spazio? Come pensare ad un gesto ampio? Ciò che muove Maria Morganti in questo progetto è la relazione, la sintonia, la ricer-ca di similitudini, uguaglianze e non differenze, la consapevolezza che partendo dai punti di contatto, dall’aderenza con un’altra esperienza possono nascere nuove con-giunture. con la manifattura tessile Bonotto la Morganti è riuscita a confrontarsi in maniera empatica. “Ho immaginato di tradurre il gesto del pittore – spalmare colore ad olio sulla tela – nella pratica dell’azienda Bonotto – formare il tessuto attraverso una trama e un ordito – e ho traslato così ogni singolo strato di colore in una tela colorata. Dalla tela come supporto della pittura, alla tela come materia-colore essa stessa”, afferma Maria Morganti. “Se ogni singola pennellata di colore è costituita da tantissime gra-dazioni, così il tessuto che ho elaborato con Giovanni Bonotto è composto da tanti fili diversi che assieme vanno a creare un unico colore. Da lontano appaiono come gran-di campiture monocrome, ma quando ci avviciniamo capiamo che il colore è com-posto da tantissime sfumature. Si tratta dell’ingigantimento del gesto pittorico, senza 4mediazione, senza distanza: costringe ad un rapporto ravvicinato e diretto con il colo-re.
Maria Morganti-Svolgimento di un quadro.
“Io non faccio il colore, lo trovo. Non lo invento, non lo progetto, non lo produco, non lo riproduco... tendo verso di esso. Lo ascolto e lo vedo farsi. Lo vedo nascere sulla tela” Maria Morgantia mette in relazione con la Caffetteria progettata dall’architetto Mario Botta con il quale l'artista si è confrontata per il progetto Svolgimento di un quadro.L'installazione permanente vede coinvolte le pareti di questo spazio, rivestite da arazzi creati e sviluppati in strettacollaborazione con Bonotto, una delle manifatture tessili più creative al mondo. L’idea ha origine dal Quadro per la Sala dell’800 che Maria Morganti ha dipinto nel 2008 durante le visite alle Collezioni del Museo. Quando nel 2015 accoglie l’invito di Chiara Bertola a confrontarsi con gli spazi della caffetteria, Maria Morganti decide di tornare a quel quadro e al suo diario di pennellate. “Sono partita dal ‘grumo’, dal fiore, assumendolo simbolicamente come fosse il punto condensato del pensiero del pittore, per domandarmi come espandere questo gesto intimo e denso. Come allargarlo nello spazio? Come pensare ad un gesto ampio? Ciò che muove Maria Morganti in questo progetto è la relazione, la sintonia, la ricer-ca di similitudini, uguaglianze e non differenze, la consapevolezza che partendo dai punti di contatto, dall’aderenza con un’altra esperienza possono nascere nuove con-giunture. con la manifattura tessile Bonotto la Morganti è riuscita a confrontarsi in maniera empatica. “Ho immaginato di tradurre il gesto del pittore – spalmare colore ad olio sulla tela – nella pratica dell’azienda Bonotto – formare il tessuto attraverso una trama e un ordito – e ho traslato così ogni singolo strato di colore in una tela colorata. Dalla tela come supporto della pittura, alla tela come materia-colore essa stessa”, afferma Maria Morganti. “Se ogni singola pennellata di colore è costituita da tantissime gra-dazioni, così il tessuto che ho elaborato con Giovanni Bonotto è composto da tanti fili diversi che assieme vanno a creare un unico colore. Da lontano appaiono come gran-di campiture monocrome, ma quando ci avviciniamo capiamo che il colore è com-posto da tantissime sfumature. Si tratta dell’ingigantimento del gesto pittorico, senza 4mediazione, senza distanza: costringe ad un rapporto ravvicinato e diretto con il colo-re.
 Stratificazione con Amazzonite |
Dalla Querini a Castelvecchio |
Diario di viaggio. Pellestrina, 6 - 15 agosto 2016 |
Sedimentazione 2015 #4 |
Sedimentazione 2014 #4 |
Monday, May 15, 2017
LA BIENNALE DI VENEZIA - 57th INTERNATIONAL ART EXHIBITION-VIVA ARTE VIVA
The 57th International Art Exhibition, titled VIVA ARTE VIVA and curated by Christine Macel, is open to the public from Saturday 13 May to Sunday 26 November 2017 at the Giardini and Arsenale venues.
The 57th International Art Exhibition also features 86 National Participations in the historic pavilions at the Giardini, the Arsenale, and the city of Venice.
This Biennale Arte is inspired by humanism by the kind of humanism that celebrates mankind’s ability to avoid, through art, being dominated by the powers that govern world affairs, this is a humanism in which the artistic act is an act of resistance, of liberation and of generosity.
The exhibition offers a route that molds the artists’ works. The journey unfolds over the course of nine chapters, beginning with two introductory realms in the Central Pavilion: the Pavilion of Artists and Books and the Pavilion of Joys and Fears, followed by another seven across the Arsenale through the Giardino delle Vergini: the Pavilion of the Common, the Pavilion of the Earth, the Pavilion of Traditions, the Pavilion of Shamans, the Dionysian Pavilion, the Pavilion of Colors and the Pavilion of Time and Infinity.
La 57° Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo VIVA ARTE VIVA, curata da Christine Macel, è aperta al pubblico da sabato 13 maggio a domenica 26 novembre 2017 ai Giardini e all’Arsenale.
La 57. Esposizione Internazionale d’Arte è affiancata da 86 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.
La Biennale Arte di quest’anno è ispirata all’umanesimo ed è un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non farsi dominare dalle forze che governano, nel quale l’atto artistico è atto di resistenza, di liberazione e di generosità .
La Mostra offre un percorso espositivo coniugato alle opere degli artisti, piuttosto che un tema conduttore unico. Il percorso si sviluppa così intorno a nove capitoli, con due primi universi nel Padiglione Centrale: il Padiglione degli Artisti e dei Libri e il Padiglione delle Gioie e delle Paure, seguiti da sette altri universi che si snodano dall'Arsenale al Giardino delle Vergini: il Padiglione dello Spazio comune, il Padiglione della Terra, il Padiglione delle Tradizioni, il Padiglione degli Sciamani, il Padiglione dionisiaco, il Padiglione dei Colori e il Padiglione del Tempo e dell’Infinito.
ARSENALE
photo: special thanks to Alessandra Pugliese
GIARDINI
The 57th International Art Exhibition also features 86 National Participations in the historic pavilions at the Giardini, the Arsenale, and the city of Venice.
This Biennale Arte is inspired by humanism by the kind of humanism that celebrates mankind’s ability to avoid, through art, being dominated by the powers that govern world affairs, this is a humanism in which the artistic act is an act of resistance, of liberation and of generosity.
The exhibition offers a route that molds the artists’ works. The journey unfolds over the course of nine chapters, beginning with two introductory realms in the Central Pavilion: the Pavilion of Artists and Books and the Pavilion of Joys and Fears, followed by another seven across the Arsenale through the Giardino delle Vergini: the Pavilion of the Common, the Pavilion of the Earth, the Pavilion of Traditions, the Pavilion of Shamans, the Dionysian Pavilion, the Pavilion of Colors and the Pavilion of Time and Infinity.
La 57° Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo VIVA ARTE VIVA, curata da Christine Macel, è aperta al pubblico da sabato 13 maggio a domenica 26 novembre 2017 ai Giardini e all’Arsenale.
La 57. Esposizione Internazionale d’Arte è affiancata da 86 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.
La Biennale Arte di quest’anno è ispirata all’umanesimo ed è un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non farsi dominare dalle forze che governano, nel quale l’atto artistico è atto di resistenza, di liberazione e di generosità .
La Mostra offre un percorso espositivo coniugato alle opere degli artisti, piuttosto che un tema conduttore unico. Il percorso si sviluppa così intorno a nove capitoli, con due primi universi nel Padiglione Centrale: il Padiglione degli Artisti e dei Libri e il Padiglione delle Gioie e delle Paure, seguiti da sette altri universi che si snodano dall'Arsenale al Giardino delle Vergini: il Padiglione dello Spazio comune, il Padiglione della Terra, il Padiglione delle Tradizioni, il Padiglione degli Sciamani, il Padiglione dionisiaco, il Padiglione dei Colori e il Padiglione del Tempo e dell’Infinito.
ARSENALE
Huguette Caland |
Mikelis Fišers |
Varnai Gyula |
GIARDINI
Martin Fryc |
John Waters |
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