Monday, October 9, 2017

Digitalise-Where are we now?

DIGITALIFE è un progetto del Romaeuropa Festival dedicato alle nuove tecnologie e all'arte digitale.
Nell' ambito  di Digitalife il Palazzo delle Esposizioni ospita l'evento Where are we now? 
Il titolo dell'evento sottolinea la necessità di un'analisi dello stato dell'arte della espressione umana contemporanea in campo artistico e tecnologico sulla quale le future traiettorie della evoluzione umana potranno derivare la loro identità.
Le installazioni:

Allegoria Sacra: è la terza parte del progetto The Liminal Space Trilogy del collettivo russo AES+F. L'installazione video rappresenta un moderno purgatorio in cui afromusulmani, pakistani, talebani, uomini d'affari asiatici, preti cattolici di colore, skinheads, cameriere, sono presentati come sculture in movimento, come lo spazio-tempo stesso fosse plastico. Tra tagliente ironia e poesia visionaria, AES+F costruisce un universo pop, capace di conquistare i nostri sensi in un paesaggio virtuale che ribalta la percezione della realtà, pur raccontando, in maniera provocatoria e destabilizzante, il nostro presente e le sue più prossime derive.


Memorandum Or Voyage: Il collettivo giapponese DUMB TYPE ha segnato la storia del teatro-danza e delle arti visive con la sua innata capacità di muoversi agilmente nei territori della performing art, dell'installazione video, dell'architettura, del design e della musica, per affermare un immaginario tecnologico, algido e al contempo lirico. Memorandum Or Voyage ripercorre in 18 minuti gli spettacoli storici della compagnia rivisitati da Shiro Takatani, in un montaggio tra immagini di repertorio e nuovi effetti visivi. Non un documento video, ma un'opera sensoriale, che combina le visioni di ieri con gli strumenti tecnologici di oggi.

Phosphor: di Robert Henke (noto anche come Monolake, co-creatore del software audio Ableton Live), è un'installazione concepita utilizzando luce ultravioletta per realizzare paesaggi temporanei uno strato di polvere di fosforo, posta sul pavimento del Palazzo delle Esposizioni. Pensata sui concetti di 'erosione' e 'mutamento', l'installazione cambierà la sua stessa morfologia per l'intera durata della mostra. Ogni traccia di luce lascerà un segno su di una catena montuosa, così come l'acqua erode lentamente profondi canyon.
<360>:Tra i più audaci sperimentatori dei linguaggi elettronici musicali e video, i Granular-Synthesis presentano una creazione in 3D posizionata su 15 schermi posizionati in cerchio, un'architettura capace di inglobare il pubblico in un universo audiovisivo. Lo spettatore entra in un teatro virtuale che , percorso nei suoi 360° dà modulazioni di luce, colore e suono, lascia percepire in maniera originale i concetti di tempo e spazio. Un'esperienza contemplativa e percettiva che tra video e fonti sonore lascia emergere la capacità del gruppo austriaco di ibridare macchine, tecnologie e nuovi linguaggi.

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