La galleria d'Arte moderna e contemporanea
GAMeC di Bergamo inaugura oggi con tre giovani artisti: Oscar Giaconia, Jacopo Milani e Valentina Gervasoni.I progetti, a cura di Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni, confermano l’attenzione che la GAMeC riserva da sempre ad artisti e curatori delle nuove generazioni, creando opportunità espositive e occasioni di approfondimento del loro lavoro.
OSCAR GIACONIA - HOYSTERIA: L'assonanza concettuale e fonetica che accomuna le parole "osteria", "ostrica" e "isteria" produce un titolo intraducibile, un equivoco linguistico, una disfunzione di senso incarnata dalle figure che abitano l’esposizione: locandieri, falsari, vecchi nostromi, sentinelle, spettri e mostri sono i soggetti che popolano lo Spazio Zero della GAMeC, e che mettono in scena una degenerazione contemporanea della pittura di genere.
La maniacalità linguistica di Giaconia si esprime attraverso l’uso di materiali eterogenei come silicone, vulcanite, nylon, gomma di neoprene, salpa, elastomeri, rivelando l’accanimento e l’ostinazione empirica della sua ricerca e della sua pratica pittorica.
JACOPO MILANI (Firenze, 1979), è presente con due opere video che rielaborano le tematiche trattate nel film Teorema di Pier Paolo Pasolini: in Deserto (2017) un corpo enigmatico, lunghe unghie laccate di rosso, una nuova lingua dei segni, una voce, un testo, danza e fotografia sono gli elementi che danno vita a una fitta trama di stimoli in cui linguaggio verbale e visivo si intrecciano al lessico sensoriale e sensuale. TEOREMA TEOREMA TEOREMA (2018), appositamente prodotto in collaborazione con la GAMeC per questa edizione, rappresenta invece l’ideale sviluppo di Deserto e ha come protagonista il performer parigino Matyouz – danzatore, Master of Ceremony e commentatore dei più importanti Vogue Contests in Europa.
DRIANT ZENELI - WHEN DREAMS BECOME NECESSITY costituisce una riflessione sul fallimento, inteso non come fine ma come opportunità per immaginare sentieri ancora inesplorati e accogliere lo stimolo di nuove sfide.
I tre video documentano altrettante azioni performative svolte dall’artista: un salto nel vuoto, un volo con il parapendio e un lancio agganciato a una teleferica, a tutta velocità.
In tutti i casi, Zeneli cerca di realizzare tre desideri, tre sogni verosimilmente impossibili da concretizzare, che implicano un certo grado di pericolosità e coraggio. La modalità stessa di ripresa, con la camera a mano, contribuisce a creare una dimensione immersiva, a dare la sensazione di essere presenti, fisicamente, accanto all’artista nel momento in cui si accinge a compiere le sue azioni.
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Oscar Giaconia |
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Oscar Giaconia |
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Oscar Giaconia |
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Oscar Giaconia |
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Jacopo Milani |
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Jacopo Milani |
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Driant Zeneli |
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Driant Zeneli |
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