Ha inaugurato giovedi a Roma
alla Galleria Corsini la mostra di
Robert Mapplethorpe: L’obiettivo sensibile, a cura di Flaminia Gennari Santori.
Organizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation, la mostra raccoglie quarantacinque opere e si concentra su alcuni temi che contraddistinguono l’opera di Mapplethorpe (1946-1989): lo studio delle nature morte, dei paesaggi, della statuaria classica e della composizione rinascimentale.
Un evento che si inserisce in una serie di esposizioni dedicate all’artista in occasione del trentennale della sua morte, tra le quali le mostre al Guggenheim Museum di New York e al Museo Madre di Napoli.
L' allestimento si basa sull'interessante dialogo tra le fotografie dell'artista americano e i quadri settecenteschi esposti nella sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.
Le immagini in bianco e nero di nudi, fiori, ritratti e situazioni di sesso estremo, l' erotizzazione della natura morta, la cultura gay si intrecciano con i dipinti di Guido Reni, Gaspard Dughet, Pieter Rubens..
Le fotografie di Mappelethorpe sono state spesso accostate alle opere di artisti del passato - Michelangelo, Hendrick Goltzius, Auguste Rodin - attraverso dialoghi sorprendenti e rivelatori, ma questa è la prima volta che vengono esposte nel contesto di una quadreria settecentesca.
Fino al 30 Giugno
Gallerie Nazionali di Arte Antica – Galleria Corsini
via della Lungara 10, Roma
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