Wednesday, October 30, 2019

THE LOGO SNEAKERS

Top: Stella McCartney
Right: Off -White
Left: Roger Vivier 


Top: Valentino Garavani
Right: Saint Laurent
Left: Prada

Top: N.21
Right: Moncler
Left: Miu Miu

Top: Acne Studios
Right: Dolce&Gabbana
Left: Balenciaga

Top: Isabel Marant
Right: Burberry
Left: Givenchy

Top: Fendi
Right: Gucci
Left. Emilio Pucci

Top: Marc Jacobs
Left . Loro Piana
Right: Maison Margiela

Tuesday, October 29, 2019

MICAELA LATTANZIO - CORPUS IMAGO

Roma - La galleria Emmeotto di Roma presenta la personale dell’artista Micaela Lattanzio intitolata “Corpus Imago” a cura di Alessia Carlino che ha aperto al pubblico sabato 26 Ottobre.
 “Dove si radica, se non nella corporeità, la dimensione estetico-ontologica della finitezza?” La questione posta dal filosofo francese Jean-Luc Nancy rivela, ad una prima analisi, l’elemento fondante del lavoro di Micaela Lattanzio: il corpo, strumento d’indagine estetica, svela la sua portata cosmica, la materia epidermica si espande per divenire corpo celeste, strumento privilegiato che investiga il cosmo. Il lavoro di Micaela Lattanzio si sviluppa in un percorso suddiviso in tre capitoli che narrano, di stanza in stanza, l’evoluzione del corpus nella sua forma e nella sua natura. Nel primo capitolo dedicato alla serie Fragmenta, l’artista costruisce attraverso lo strumento della frammentazione l’immagine di molteplici configurazioni visuali. Il corpo espande il suo raggio d’azione ondeggiando in uno spazio illimitato. Le fisionomie si disperdono dalle proprie fattezze, tessono trame di un’inedita prospettiva geografica, i tasselli d’epidermide si ricompongono nella mescolanza di pelle, ciglia, capelli, unghie in una geometria dai contorni organici e sociali. In questo spazio dai confini illimitati l’artista, deus ex machina, racconta il corpusnella sua condizione impossibile: perdere il proprio aspetto per proporsi allo sguardo come Imago, ovvero come una raffigurazione indecifrabile che si compie al di là di ogni linguaggio identitario. Nel secondo capitolo del progetto espositivo, il corpus si evolve in un giardino straordinario. Florilegio è la scelta antologica di opere esemplari, è un hortus conclusus dove i bulbi più rari e le piante più esotiche vengono raccolte e collezionate. Nella visione di Micaela Lattanzio, il florilegio rappresenta la summa estetica del corpus: la pelle diviene petalo esibendo la simultaneità del taglio (già operato in Fragmenta) e della sua ricomposizione contenuta nelle materiche fattezze edonistico-floreali. 48 steli sorreggono antropomorfici boccioli, in un semicerchio architettonico i sensi vengono inclusi all’interno di un disegno sinestetico. L’ultimo capitolo svela la Cosmogonia del corpus: i tratti fisionomici sono solo un celato suggerimento, la carne è divenuta materia celeste, lo spazio assume una dimensione fugace. “La visione di un corpo che oscilla in uno spazio cosmico, simile a una galassia, e si deposita in sedimenti che la propria densità offre al toccare”. Nelle parole di Nancy ritroviamo il fulcro della rappresentazione: il corpus, secondo il criterio dell’artista, non è più reale, ma intimamente immerso in una interrogazione trascendente, ovvero come sia possibile venire alla luce.
 In questo gioco innescato dal dialogo tra visibile ed invisibile, Micaela Lattanzio decostruisce la figura, dimentica la forma, dissemina nuove configurazioni immaginifiche per accompagnarci nell’atto del guardare, che è, in ultima istanza, vedere se stessi.

27 Ottobre 2019 – 31 Gennaio 2020
Emmeotto
Palazzo Taverna – Roma
Fragmenta Corpus Imago  Micaela Lattanzio 

Fragmenta Corpus Imago  Micaela Lattanzio 

Fragmenta Corpus Imago  Micaela Lattanzio 


Biophilia
 Micaela Lattanzio 
Corpus Imago Florilegio (dettaglio)
Corpus Imago Florilegio det Micaela Lattanzio 



Corpus Imago Florilegio
Micaela Lattanzio 

Cosmogonia Corpus Imago  Micaela Lattanzio 

Cosmogonia Corpus Imago Micaela Lattanzio 

Cosmogonia Corpus Imago  Micaela Lattanzio 

Monday, October 28, 2019

ANTON YELCHIN - PROVOCATIVE BEAUTY

Roma - European premiere for the artist's personal exhibition at the Spazio Field in Palazzo Brancaccio, a museum space that reopened for the first time for this exhibition. The exhibit includes 54 photos shot by Anton Yelchin, who had spent six years pursuing a second career behind the camera before his untimely death in 2016 at age 27. This exhibition is comprised of his interior shots, self-portraits, and portraiture, which often focused on friends and family but could extend to strangers as well. A path of life that transcends death, the strength and courage of a soul that overcomes fear and disease this is the moral will left behind Anton Yelchin, talented actor, musician and photographer - a truly pure artistic spirit to its very care. Provocative Beauty recreates the actor's life through frames of love, fear, and friendship, as well as atmospheres and protagonist of films such as Star Trek and Alpha Dog. The space has been conceived as a contemporary mark that highlights new perspectives within Spazio Field, the Brancaccio prince's ancestral home.
From 27 October to 30 November 2019, 
Spazio Field - Brancaccio Palace-Rome

Roma -  Prima europea per la mostra personale dell'artista nello Spazio Field di Palazzo Brancaccio, uno spazio museale riaperto per la prima volta per questa mostra. La mostra include 54 foto scattate da Anton Yelchin, che ha trascorso sei anni a perseguire una seconda carriera dietro la macchina fotografica prima della sua prematura scomparsa nel 2016 all'età di 27 anni. Questa mostra comprende i suoi scatti d' interni, autoritratti e ritratti, che spesso ha focalizzato su amici e familiari ma potrebbe estendersi anche ad altri estranei. Un percorso di vita che trascende la morte, la forza d'animo e il coraggio oltre la paura e la malattia, questa è la volontà morale lasciata alle spalle Anton Yelchin, talentuoso attore, musicista e fotografo - uno spirito artistico a 360°. Provocative Beauty ricrea la vita dell'attore attraverso cornici di amore, paura e amicizia, nonché atmosfere e protagonisti di film come Star Trek e Alpha Dog. L'esposizione è concepito come un segno contemporaneo che evidenzia nuove prospettive all'interno di Spazio Field, la dimora storica del principe del Brancaccio.
Dal 27 ottobre al 30 novembre 2019, 
Spazio Field - Palazzo Brancaccio-Roma













Friday, October 25, 2019

PIZZI CANNELLA. EN PLEIN AIR+12 ARTISTS OF TOMORROW

Dopo la personale di Piero Pizzi Cannella al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, Salon de Musique and other Paintings, l'artista torna ad esporre nella sua città natale, nella sede della Galleria Mucciaccia, con una mostra realizzata appositamente per l'occasione.
Dopo diversi anni di assenza dagli spazi espositivi di Roma, il 25 ottobre 2019 inaugura la personale dal titolo En plein air, composta da 12 tele di grandi dimensioni. Il viaggio intrapreso dall'artista conduce lo spettatore verso la luce, non più quella artificiale dei Salon de Musique, particolarmente familiare agli amanti dell’artista, bensì in direzione di una luminosità inedita, legata agli spazi aperti, all'en plein air appunto. Abbandonate le atmosfere ispirate ai saloni delle grandi corti italiane e francesi del Settecento, qui emergono manifestazioni di luce naturale, dove, avvolti nel chiarore del sole, Pizzi Cannella ritrae i personaggi che da sempre compongono il suo museo immaginario: Ombre cinesi, Bagni turchi, Perle, Coralli, L'oro, Esterno giorno, Marina e madreperla. A fianco alle opere pervase dalla luce, come in una sorta di pentimento, dopo aver attraversato il pieno giorno, l’artista espone tre tele che ritornano alla notte, dal titolo Nottambulo. In En plein air - dichiara l'artista – “cerco con la luce qualche verità che consola. Ma il filosofo dice non crederai che, solo perché sei uscito all'aperto, troverai la salvezza?”
 Inoltre La Galleria Mucciaccia Contemporary presenta al pubblico la mostra 12 artists of tomorrow, a cura di Cesare Biasini Selvaggi. In mostra i lavori di 12 artisti italiani (tra cui un trio) nati dopo il 1980. L’esposizione, con un voluto taglio generazionale, è la prima di una serie di collettive periodiche di verifica e scoperta dei talenti del nostro Paese, e rappresenta uno spin-off (con il 5% degli autori presenti) del fortunato progetto editoriale “222 artisti emergenti su cui investire. Selezionati dai più prestigiosi curatori, critici, giornalisti e gallerie d’arte”, il focus realizzato nel biennio 2018-19 dal curatore della mostra per Exibart. Dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia, dalla ceramica alla tessitura, sono diversi i linguaggi e gli indirizzi di sperimentazione rintracciabili in questo progetto espositivo che, attraverso gli artisti invitati, intende presentare una proposta ragionata e condivisa sulla giovane arte in Italia.

Pizzi Cannella - En Plein Air -26 ottobre 2019 – 11 gennaio 2020
 12 artists of tomorrow - 26 ottobre – 30 novembre 2019
Mucciaccia Contemporary
Piazza Borghese 1/A,  Roma

Dario Agrimi 

Roberto Alfano 

Giulio Alvigini 

Canemorto
Diego Cibelli 




Francesco Levy 

Matteo Negri 

Francesco Pacelli 

Viola Pantano 

Laurina Paperina 

Laurina Paperina

Dario Picariello 

Pizzi Cannella

Pizzi Cannella

Pizzi Cannella

Pizzi Cannella

Pizzi Cannella

Nicole Voltan 

Wednesday, October 23, 2019

LUCIANELLA CAFAGNA - RAGAZZE

Roma - Palazzo Merulana presenta RAGAZZE la mostra personale di LUCIANELLA CAFAGNA. L'artista romana lavora da vent'anni intorno al tema dell'adolescenza, concentrandosi in particolare sulla figura archetipica della fanciulla-ninfa, nella storia dell'arte come nella psicologia del profondo. Le sue caratteristiche di ambiguità, l'essere tra l'umano e il divino, tra l'infanzia e l'età adulta, la sua androgina indeterminatezza fanno di ninfa un essere che sfugge alle costrizioni e stereotipizzazioni nelle quali continuamente si cerca di chiuderla, ma anche il simbolo di quella misteriosa bellezza carica di pathos che è del transitorio, dell'impermanente. Ninfa come il fiore di ciliegio, incarnazione di quel mono no aware, di quel senso di nostalgia, che introduce nel sentimento della bellezza la profondità del tempo, il senso struggente della sua solitudine. Cafagna vuole celebrare questa figura nella sua declinazione contemporanea, dedicando le sue ragazze a tutte le nuove coraggiose Antigoni comparse sulla scena da qualche anno. Antigone è da sempre considerata il simbolo della lotta contro il potere, della ribellione solitaria e romantica contro l'ingiustizia di un tiranno. “Dalle Pussy Riot alla ragazzina che legge la costituzione davanti all'esercito russo, da Malala a Eddi la guerrigliera che è andata a difendere l'esperimento curdo dagli integralisti, da Greta, alla ragazza vissuta sugli alberi, a tutte le “capitane”. E’ una figura totalmente nuova e carica di speranza,” dice la Cafagna. Lucianella Cafagna è nata a Roma nel 1968. Ha studiato all'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi e ha passato un periodo d'apprendistato nello studio di Pierre Carron, pupillo di Balthus, esperienza che si è chiusa con una collettiva al Grand Palais. Nel 2011 ha partecipato alla 54˚ Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia all'interno del Padiglione Italia e nel 2014 ha una voce a suo nome nell'Enciclopedia Treccani, dove è annoverata tra i venti artisti contemporanei più rilevanti del panorama italiano.
Da oggi fino al 31 ottobre
PALAZZO MERULANA
Via Merulana 121, 00185 Roma





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