Monday, November 30, 2020

I GIOIELLI SCULTOREI DI CLEMENTINA IMPERIALI

I gioielli di Clementina Imperiali li immagino alle dita di Cersei Lannister o al collo Sansa Stark, hanno infatti un sapore antico, le forme sono semplici e le incisioni dettagliatissime, ma riescono ad essere anche super attuali,  li ho infatti visti indossare da molte attrici in film e serie tv con ambientazioni più contemporanee. 

Esistono i gioielli, quelli preziosi e carissimi, c'è l'oreficeria, per una richiesta più accessibile e di massa e poi ci sono vere e proprie sculture e miniature, sono pezzi d'arte da indossare, e di questa categoria fanno parte le collane, i bracciali, gli orecchini e soprattutto gli anelli di Clementina Imperiali che dal 1986 crea gioielli, pezzi unici e serie limitate, in bronzo e argento con pietre preziose, semipreziose, antiche monete, perle e coralli. Materiali meno nobili dell'oro e delle pietre preziose, ma nobilitati dal lavoro incredibile di Clementina. Microsculture realizzate interamente a mano con l'antica tecnica della fusione a cera persa, una tecnica millenaria molto complessa e laboriosa: si crea prima l'oggetto in cera, poi questo viene racchiuso in un calco in gesso nel quale, attraverso un piccolo foro, si stende il bronzo rovente che prende il posto della cera.  Il lavoro totalmente artigianale e la grande ricerca e lo studio che c'è alle spalle rende questi gioielli così particolari e originali. 

 Le sue creazioni, dei piccoli capolavori, si possono vedere su Fb: Clementina Imperiali Bags & Rings e Instagram: Clementina Imperiali. 

 Contatti: Tel. +39 3339103033 Email: cleimperiali@gmx.com  Le consegne (free) in tutta Italia e nel mondo sono molto veloci.

















Tuesday, November 24, 2020

LA NATURA SU UN MURO CON PHOTOWALL

 Sono sempre in giro per lavoro, la casa la vivo poco, e riflettendo, la stanza che frequento di più è senz'altro la cucina, e non perché sia la regina dei fornelli, tutt'altro ahimé. Appena mi sveglio vado a fare colazione, in serata torno a casa preparo la cena e resto un bel po' seduta al tavolo a smanettare con il computer, (proprio come sto facendo adesso), ma fino a qualche giorno fa avevo sempre di fronte a me un muro bianco. Ho cominciato a pensarci, ad immaginare paesaggi, sfondi colorati, motivi geometrici..e come se il mio pensiero fosse volato lontano, fino a Stoccolma.. voilà mi ritrovo di  fronte alle tantissime proposte di @photowall_sweden https://www.photowall.com/itutm_source=annapaolabrancia&utm_medium=influencers.

Ammetto che non è stato affatto facile scegliere, ci sono tante piante tropicali, foreste, fiori, fantasie geometriche, illustrazioni artistiche e design stilizzati. Alla fine ho scelto ed è bello ritrovarsi a sorseggiare thè in una foresta di bamboo.

Se volete decorare un muro, una stanza o l'intera casa anche voi usando il codice: scostumista25 avrete uno sconto del 25% su tutti i prodotti che trovate sul sito valido per un mese a partire da oggi!








Monday, November 23, 2020

CALEIDOSCOPICA - Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli

Reggio Emilia- Dal 28 novembre 2020 al 28 febbraio 2021, la Fondazione Palazzo Magnani porta negli spazi espositivi dei Chiostri di San Pietro lo stile eclettico dell’illustratrice di fama internazionale Olimpia Zagnoli, raccontato dalla mostra CALEIDOSCOPICA. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli, a cura di Melania Gazzotti. Figure bidimensionali, immagini sinuose, illusioni ottiche, accostamenti a contrasto e tanti colori: un vero e proprio caleidoscopio. Dopo aver conquistato in pochissimi anni il mondo dell'editoria, della moda e della comunicazione, Olimpia Zagnoli torna a Reggio Emilia, città della sua infanzia, con un progetto espositivo capace di valorizzare le innumerevoli sfaccettature del suo lavoro e la capacità delle linee e dei colori delle sue figure, paesaggi, geometrie, di offrire all'immaginazione sempre nuovi stimoli. CALEIDOSCOPICA. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli ripercorre dieci anni della carriera dell'illustratrice mostrando il suo tratto inconfondibile declinato in disegni, stampe, neon, tessuti, sculture in ceramica, legno e plexiglas e oggetti di uso comune. L’esposizione dimostra come questa artista sia in grado di esprimersi con la stessa disinvoltura con i linguaggi delle arti visive e con quelli del design e dell’editoria, raccontando in un ambiente immersivo la complessità dell'universo creativo dell'artista e le sue fonti d'ispirazione, che spaziano dalla storia dell'arte a quella del design e della grafica. Negli spazi cinquecenteschi dei Chiostri di San Pietro, nei cui cortili esterni verrà allestito un “giardino di sculture” di grande formato realizzate grazie al contributo della casa di moda Marella, le opere sono accostate per “libera associazione” o per affinità di colore, soggetto e forma. La selezione di lavori esposti include alcune delle sue immagini più iconiche, come il manifesto per l'azienda dei trasporti di New York MTA e le sue copertine per The New Yorker; non mancano alcuni disegni giovanili inediti e bozzetti, capaci di rivelare il suo processo creativo e il suo metodo di lavoro.

Olimpia Zagnoli
“Dance Dance Dance”
The New Yorker, 2017

Olimpia Zagnoli
“Hearfelt”
The New Yorker, 2019

Olimpia Zagnoli
“New York View”
MTA Arts & Design, 2014

Olimpia Zagnoli
“Riding my Vespa behind you riding your Vespa”
2018

Olimpia Zagnoli,
“Self Isolating”
The New York Times, 2020

Tuesday, November 17, 2020

THE ORIGIN OF DRESSES WITH OVERSIZED COLLAR

Colleen Corby was an American model. She is best known for her work as a teen in the 1960s and for her teenage style. Miu Miu is the brand of the Prada group aimed at the youngest, the style often recalls the innocent and childish trend in vogue during the 60s  of which were often testimonials models such as Twiggy and Collenn Corby. 
For this winter collections Miu Miu and many other designers  (look at this article: http://www.scostumista.com/2020/03/focus-on-collar.html) revisited the lace trim white oversized collar on the black dress.

1968  -  2020

Colleen Corby 1968

Miu Miu F/W 2020-21

 

Monday, November 16, 2020

WE ARE STILL ALIVE - THOMAS HIRSCHHORN

Prato - PECCI ON  dal 16 al 22 novembre 2020 #ExtraFlags We are still alive di Thomas Hirschhorn 
 Questa settimana la bandiera d’artista di EXTRA FLAGS sarà firmata da Thomas Hirschhorn (1957, Berna, Svizzera. Vive e lavora a Parigi, Francia), presente nella collezione del Centro Pecci con l’opera Break-Through. 
 Thomas Hirschhorn porta avanti una ricerca articolata, che vede l’arte come riflesso della complessità del mondo e allo stesso tempo un mezzo per intervenirvi. Combinando immagini, video, testi e oggetti desunti dalla vita quotidiana, l’artista da corpo ad opere che spingono lo spettatore a interrogarsi su concetti quali ingiustizia, potere e responsabilità morale, a prendere coscienza dell’urgenza e della necessità espressiva del presente. 
 L’artista racconta così la sua bandiera: "WE ARE STILL ALIVE. è il titolo e il “proposito” della bandiera. Ho sentito queste parole 4 anni fa quando ero a Saskatoon, Saskatchewan, in Canada durante un lavoro sul campo per il Remai Modern Museum. In un incontro con un leader di “first-nation” qualcuno ha detto questa frase. Ho amato immediatamente la semplicità, l’universalità, il tono derisorio e la parte programmatica e affermativa di queste parole. Il proposito di WE ARE STILL ALIVE. è di resistere, di aver fede, di portare avanti il proprio lavoro in tutte le circostanze. WE ARE STILL ALIVE. è allo stesso tempo un’affermazione e un incoraggiamento. Il proposito di WE ARE STILL ALIVE. è di non mollare mai, di non sentirsi mai indeboliti, mai piegati – pur affrontando le più dure opposizioni. WE ARE STILL ALIVE. riguarda il 'noi', si tratta infatti di avere una missione comune, si tratta di restare vivi, rimanere vivi per qualcosa - qui di fronte al museo - per rappresentare l'arte, per compiere una missione, la missione dell’arte, la missione di FARE arte, di ESPORRE arte, di DISCUTERE l'arte. È il museo-istituzione che indirizza le parole ‘SIAMO ANCORA VIVI’ al passante, a chi mai vedrà questa bandiera, al mondo intero. WE ARE STILL ALIVE. è rivolto all'altro e significa anche: non sei solo. Noi, le persone che amano l'ARTE, siamo vivi, stiamo in piedi, stiamo lavorando, stiamo combattendo, continuiamo a credere - puoi contare su di noi!”.








Monday, November 9, 2020

TRUCKER/CHUNKY/CHELSEA TREND

TOP: Prada €750 - Valentino €790
DOWN: Zara €69.95 - Miu Miu €890

TOP: Zara €49.95 - Maison Margiela €1320
DOWN: Burberry €590 - DSquared2 €500

TOP: Bershka €59,99 - Pull&Bear €49,99
DOWN: Alexander McQueen €590 - Public Desire €53,99

TOP: Bottega Veneta €890 - Balenciaga €850
DOWN: Ash €265 - Ganni 2€45

TOP: Givenchy €795,00 - Giuseppe Zanotti €850
DOWN: Jil Sander €795 - Ganni €375

TOP: Gucci €750 - H&M € 89,99
DOWN: Loewe €550 - Stella McCartney €745

TOP: Mango €99,99 - Asos €99,99
DOWN: Steve Madden €170 - Stella McCartney €595




 
TOP: Rick Owens €950 - Aldo €179,99
DOWN: Top Shop €130 - MVP  Wardrobe €179

Wednesday, November 4, 2020

LEATHER TRENCH COAT





  70's vintage suede trench coat, eco-fur stole, boots by L'Autre Chose

FALL/WINTER 2020-21

TOP:Junya Watanabe - The Row
DOWN: Lacoste - Hermès

TOP: Balenciaga - Alexander Wang
DOWN: Ann Demeulemeester - Bottega Veneta

TOP: Acne Studios - Coach 1941
DOWN: Miu Miu - Altuzarra


TOP: Co - Alexander McQueen 
DOWN: Dolce&Gabbana - Bottega Veneta
TOP: Fendi - Prada
DOWN: Maison Margiela - Remain


TOP: Saint Laurent - Stella McCartney
DOWN:  Nanushka - The Row



Monday, November 2, 2020

70's SUEDE TRENCH COAT

The leather trench coat is back in our wardrobes, becoming this season's must have, inevitable for the first cold days, the must model is maxi in leather or eco-leather, preferably with a belt at the waist. 
Many brands have included this iconic piece in their collections. Waiting to understand what fast fashion will offer us, it is worth making a visit to vintage shops: the perfect model could come from the seventies, the real ones.
 Take a look below:

70's suede trench coat

Jacqueline Kennedy

Ossie Clark 1969

Jean-Shrimpton 

Jean-Shrimpton 1962 by David Bailey