Wednesday, June 30, 2021
JACQUEMUS - "LA MONTAGNE" COLLECTION
Tuesday, June 29, 2021
MAX MARA RESORT 2022- LOCAL COLOR
"Una notte a Napoli, con la luce in mare, ho incontrato un angelo che non poteva più volare"..inizia con il testo di Cristiano Magioglio e la musica di Pink Martini la sfilata di Max Mara Resort 2022- Local Color. Il film della collezione è diretto da Ginevra Elkann, regista e nipote di Marella Agnelli, uno dei “cigni” di Truman Capote. E infatti La Resort 2022 Local Colour Collection, ambientata nella suggestiva cornice di Ischia, prende ispirazione dal viaggio, ricordato dallo scrittore Truman Capote nella sua raccolta di racconti “Local Color”, da cui la raccolta prende il nome. Simboli della narrativa di Capote sono i suoi “cigni”, belle donne che hanno condotto una vita glamour alla ricerca della perfezione. Con questa collezione Max Mara cerca di attrarre una nuova generazione di cigni, le donne lavoratrici di oggi con vite diverse, ma ugualmente glamour. La collezione Resort 2022 reinterpreta le silhouette anni ‘50 con un tocco sportivo e uno stile contemporaneo. Max Mara presenta una serie di stampe grafiche nelle nuances che vanno dal rosso, al cipria, passando per il rosa, fino al color scarlatto di quei gerani simili a quelli che crescono rigogliosi a Ischia, dove Truman Capote visse i quattro splendidi mesi descritti in “Local Color". Così come i gerani, anche la collezione Max Mara Resort 2022 è perfetta in questa località o in qualsiasi altro luogo.
"One night in Naples, with the light in the sea, I met an angel who could no longer fly" .. the Max Mara Resort 2022- Local Color fashion show begins with the text by Cristiano Magioglio and the music by Pink Martini. The film in the collection is directed by Ginevra Elkann, director and niece of Marella Agnelli, one of Truman Capote's “swans”. In fact, the Resort 2022 Local Color Collection, set against the picturesque backdrop of Ischia, takes inspiration from the journey, recalled by the writer Truman Capote in his collection of stories “Local Color”, from which the collection takes its name. Symbols of Capote’s narrative are his “swans”, beautiful women who led a glamorous life in search of perfection. With this collection Max Mara is seeking to appeal to a new generation of swans, today’s working women with different, yet equally glamorous lives. The Resort 2022 Collection reinterprets the silhouettes of the fifties with a sporty touch and contemporary style. Max Mara presents a series of graphic prints in shades ranging from red to dusty pink, with pink in between through to scarlet similar to the colour of the geraniums that grow and flourish in Ischia, where Truman Capote lived for those amazing four months described in “Local Color”. Like those geraniums, the Max Mara Resort 2022 Collection is perfect in this location or anywhere else.
Thursday, June 24, 2021
IN ZIR I MIEI VIAGGI VERSO GERUSALEMME - FOTO DI LIDIA BAGNARA
Tuesday, June 22, 2021
MARCO TIRELLI - CARDI GALLERY LONDRA
Londra - Cardi Gallery presenta la prima mostra personale in Inghilterra dell’artista italiano Marco Tirelli (Roma, 1956). Le oltre 150 opere ripercorrono un viaggio allegorico sui quattro piani della Cardi Gallery di Londra, questa eccezionale retrospettiva su impianto museale comprende disegni, dipinti, fotografie e piccole sculture, molte delle quali prodotte appositamente per la mostra.
Tirelli studia scenografia e tra gli anni '80 e '90 è membro della Nuova Scuola Romana. Il suo bagaglio culturale si compone anche della complessità visiva e della stratificazione storica delle sue città Roma e Spoleto. Luoghi che hanno profondamente segnato il suo vocabolario di ricordi personali e allegorici. Le sue opere sono popolate da un archivio visivo molto complesso, costruito con il passare del tempo fin dalla prima infanzia. Attraverso delle reti di associazioni e connotazioni esse riescono a attivare i regni mentali del ricordo culturale, della memoria collettiva e delle concezioni convenzionali di rappresentazione del valore. “Per attivare echi negli spettatori, attraverso l’immersione in un’interazione di immagini, simboli, allegorie ed attraverso un gioco di rimandi e riflessioni”, come afferma lo stesso artista, egli incorpora strategie espositive mutuate dal tardo Rinascimento, come lo Studiolo – una stanza colma di oggetti interessanti, e intesa come luogo di contemplazione di un nobile – per costruire meravigliose installazioni immersive, abitate da griglie di disegni e sculture in bronzo, le quali funzionano come flussi di coscienza spaziali e visivi. Nelle sue composizioni si ritrovano forme geometriche, elementi del mondo naturale, strumenti, macchinari artificiali, forme architettoniche e oggetti del mondo quotidiano, caratterizzate da una forte tensione tra illusione e realtà; tra luce e oscurità. Queste ultime sono generate dallo spazio stesso, in quanto sono state scritte con la luce; esse sono originarie dall’ombra e pertanto diventano visibili. Tirelli ha padroneggiato il segreto delle ombre e le sue opere incarnano perfettamente questo mistero impalpabile. Agli spettatori spesso viene in mente la descrizione di Tanizaki sulla bellezza di un’alcova giapponese: “[…] guardiamo nell’oscurità che si raccoglie dietro la trave trasversale, intorno al vaso dei fiori, sotto gli scaffali, anche se sappiamo perfettamente che è solo ombra, abbiamo come la sensazione che in questo piccolo angolo di atmosfera regni completamente il silenzio assoluto. […] il silenzio inquietante di questi luoghi oscuri. […] Dove risiede la chiave di questo mistero? È fondamentalmente la magia delle ombre. Se le ombre fossero bandite dagli angoli, l’alcova ritornerebbe in quell’istante a mero vuoto.” I soggetti di Tirelli non sono oggetti in sé, ma la loro rappresentazione. Prendendo in considerazione l’allegoria della caverna in Platone, esse mettono in discussione la capacità umana di sperimentare e conoscere il mondo reale. Contenute dallo spazio circostante – uno spazio intenso quale potenziale universale delle connessioni tra gli oggetti, come descritto da Marleau Ponty – con il loro senso complessivo e la loro percepita profondità, queste cose-oggetti sono esistenziali. Esse costringono lo spettatore a mettere in discussione la percezione della realtà e allo stesso tempo gli consente di smascherare e liberare il potenziale simbolico dell’oggetto raffigurato. Come sosteneva Nietzsche: “la realtà non esiste, esiste solo l’interpretazione”.
25 June - 4 September 2021
Cardi Gallery, 22 Grafton Street, London W1S 4EX
Marco Tirelli, Untitled, 2021, mixed media on wood, 240 (dia) x 125 cm |
Marco Tirelli, Untitled, 2021, mixed media on canvas, 94 x 97.5 cm photo: Ottavio Celestino |
Marco Tirelli, Untitled, 45 x 30 cm, mixed media on paper photo: Martino Tirelli |
Marco Tirelli, view of installation at the Italian Pavillon at the Venice Biennale, 2013 photo: Giorgio Benni |