“Everything I do is for the 17-year-old version of myself,” sono le parole di Virgil Abloh riportate da sua moglie in un post su Instagram annunciando la morte del marito che a soli 41 anni ci ha lasciato domenica 28 novembre a causa di un raro tumore al cuore con cui combatteva da due anni, un angiosarcoma cardiaco.
Virgil Abloh, il designer del marchio Off-White, acquisito dal colosso LVMH, e della linea uomo di Louis Vuitton, non si definiva un designer ma un "maker", per lui gli abiti non erano indumenti ma simboli, frutto di rimescolamenti creativi tra arte, design e filosofia. infatti l'enorme influenza di Abloh non ha attraversato solo la moda, ma anche l'arte. Attraverso collaborazioni, mostre personali e progetti, Abloh ha contribuito a inaugurare uno stile che sfidava ogni genere e che prendeva in prestito molto dalla storia dell'arte e dalle strade.
Non a caso Virgil Abloh non frequenta un istituto di fashion design, ma si laurea in ingegneria con un master in architettura, lavora come dee jay e come designer di mobili, fino all'incontro con Kanye West, la loro collaborazione con Fendi e nel 2013 la creazione del marchio Off-White grazie anche alla visione e alla imprenditorialità di Davide De Giglio e Marcelo Burlon, co-fondatori di New Guards Group, poi acquistato dai proprietari di Farfetch nel 2019. Il nome Off-White ha un significato preciso: «l’area grigia tra il bianco e il nero come il colore bianco sporco». Grazie alla collaborazione con marchi di ogni genere e all' idea che puoi prendere un design esistente e cambiarlo solo un po', riqualificandolo come nuovo, Abloh, il Marcel Duchamp di questo millennio, ha rivoluzionato completamente i codici della moda.
Di seguito alcuni pezzi iconici che hanno fatto la storia di Off-White:
Dall'ultima sfilata Off-White F/W 2021-22 |