Mentre tutti i pesci imparavano a nuotare dentro il buio dei loro stessi corpi, io ammaestravo il mare dell’ombra per poi navigare - dietro consiglio di piccole luci - il ventre trasparente del cielo ingannato dalle ore più oblique. Ma era solo la terra degli occhi miei e mi tiranneggiava ancora a giorni alterni, un ruvido sole di pietra gialla (Salvatore Emblema - Agenda, 1988)
Dal 26 maggio al 30 ottobre 2022, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, si terrà la più ampia personale in un museo pubblico dedicata all’artista Salvatore Emblema, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2006. Il progetto espositivo si articola in un percorso diffuso tra gli spazi interni del Museo e quelli esterni del Real Bosco, per approfondire quel processo di riappropriazione e sublimazione dell’elemento naturale e paesaggistico che ha caratterizzato gran parte dell’attività di Emblema tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80.
La mostra si inserisce nel filone di mostre monografiche dedicate al rapporto di alcuni artisti con la città di Napoli: Pablo Picasso, Caravaggio, Vincenzo Gemito, Luca Giordano, Santiago Calatrava.
Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 - 2006) nato alle pendici del Vesuvio, ha saputo coniugare lo scenario delle sue origini con il linguaggio astratto di matrice americana. Conosciuto per l'uso di materiali comuni, come la juta con cui ha composto i grandi dipinti segnati da figure geometriche, in mostra sono presentate anche opere meno note, tra cui alcune installazioni ambientali, indagini sul rapporto tra opera e ambiente, azione e contesto. Al successo che ha connotato gli anni ‘50 fino all’inizio degli anni ’80, è seguito un periodo di incomprensione da parte del pubblico. Per questo Capodimonte ha voluto fortemente dedicare a Salvatore Emblema un’ampia mostra, diffusa tra secondo e terzo piano del Museo, Cellaio e Real Bosco, ripercorrendo le fasi della sua ricerca, sia in senso cronologico che tematico. Per la prima volta è anche esposta, nella sala “Incontri sensibili”, l’installazione Scatole Trasparenti (1969-74), desunta da uno studio dell’artista.
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Senza Titolo, 1985 Terre colorate e carbone su tela di juta |
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Senza Titolo- Autoritratto, 1967 Terre colorate cenere e graffi su tela di juta |
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Cellaio |
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Giostra |
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Installazione cortile museo |
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Rami blu (dettaglio) |
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Scatole trasparenti |
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Senza Titolo -Terraemotus, 1984 Terre colorate e carbone su tela di juta |