Dal 14 al 16 aprile 2023 (anteprima VIP il 13 aprile) torna miart, la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi. Con 169 gallerie partecipanti (un incremento a doppia cifra rispetto al 2022), provenienti da 27 Paesi nel mondo, con opere di maestri moderni eartisti contemporanei affermati ed emergenti, questa ventisettesima edizione ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte, riaffermando anche la propria internazionalità con quasi il 40% in più di espositori con una sede all’estero.
A miart 2023 si torna a respirare la vivace internazionalità . Oltre al numero delle gallerie, a crescere significativamente è anche la qualità dei progetti per merito di una combinazione di incoraggianti ritorni e importanti new entry. Tra questi, solo per citarne alcuni: 1 Mira Madrid (Madrid), ChertLüdde (Berlino), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), C L E A R I N G (Bruxelles, New York, Los Angeles), Corvi-Mora (Londra), Crèvecœur (Parigi), Dvir Gallery (Tel Aviv, Bruxelles, Parigi), Ehrhardt Flòrez (Madrid), Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), KLEMM'S (Berlino), Kendal Koppe(Glasgow), Andrew Kreps Gallery (New York), Galerie Lelong & Co. (Parigi, New York), Madragoa (Lisbona), Mai 36 Galerie (Zurigo), Meyer Riegger (Berlino, Karlsruhe, Basilea), Nino Mier Gallery (Los Angeles, Bruxelles, New York, Marfa), MISAKO&ROSEN (Tokyo), Perrotin(Parigi, New York, Hong Kong, Seoul, Tokyo, Shangai, Dubai), Michel Rein(Parigi, Bruxelles), Repetto Gallery (Londra, Lugano), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma), Chris Sharp Gallery(Los Angeles), Esther Schipper (Berlino, Parigi, Seoul), Eduard Simoens Gallery (Knokke), Gian Enzo Sperone (Sent), Galerie Gregor Staiger(Zurigo, Milano), Tim Van Laere Gallery (Anversa), Galerie Hubert Winter (Vienna), Galerie Fons Welters (Amsterdam), Galerie Jocelyn Wolff(Romainville).
Significativa anche la crescita in termini di estensione geografica delle gallerie coinvolte, che provengono da quattro continenti e da città tra loro molto distanti, come ad esempio San Paolo per HOA Galeria e Shanghai per Capsule Shanghai, Seoul per Foundry Seoul e Accra (Ghana) per Gallery 1957.
Contemporaneamente si riconferma la cura e l’attenzione per l’imprescindibile contesto italiano grazie alla presenza in fiera di alcune delle più dinamiche gallerie del nostro Paese. Tra queste, solo per citarne alcune: Alfonso Artiaco (Napoli), Galleria Tommaso Calabro (Milano), Cardi Gallery(Milano, Londra), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L'Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Raffaella Cortese(Milano), Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), Galleria dello Scudo (Verona), Studio Gariboldi (Milano), Galleria d'Arte Maggiore g.a.m.(Bologna,Milano, Parigi), kaufmann repetto (Milano, New York), Magazzino (Roma), Gió Marconi(Milano), Mazzoleni (Londra, Torino), FRANCESCA MININI (Milano), Galleria Massimo Minini (Brescia), Montrasio Arte (Milano, Monza), Galleria Franco Noero (Torino), P420(Bologna), LIA RUMMA (Milano, Napoli), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi), Vistamare (Pescara, Milano), e ZERO... (Milano).
miart 2023 conferma anche la distribuzione degli spazi in tre sezioni: per dare risalto alla ricerca delle più recenti generazioni di galleristi e artisti, la visita in fiera si apre anche quest’anno con Emergent, la sezione a cura di Attilia Fattori Franchini dedicata a 26 giovani gallerie; si prosegue quindi con Established, la sezione principale che ospita 133 gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità assieme a quelle dedicate all’arte del XX secolo, non tralasciando quelle attive nel settore del design da collezione e d’autore; a completare il percorso Decades, la sezione a cura di Alberto Salvadori che esplora la storia del secolo scorso attraverso 10progetti monografici dagli anni '10 del Novecento agli anni '10 del Duemila.
Dopo aver "smantellato il silenzio” nel 2021 e aver avviato un “primo movimento” nel 2022, quest’anno la fiera continua a ispirarsi alla musica, costruendo l’immaginario della nuova edizioneattorno alla parola Crescendo: un termine che nel linguaggio musicale indica l’aumento graduale d’intensità del suono ma che in relazione alla fiera vuole sottolineare anche la progressiva crescita di partecipazione e di pubblico registrata negli ultimi due anni e il desiderio di continuare su questa traiettoria oltre il 2023.
Sempre in relazione all’idea di Crescendo, i contenuti della fiera per la prima volta si estendono oltre i propri confini tradizionali per innestarsi in altri luoghi della città , partendo, sabato 15 aprile, da Triennale Milano che ospita una serie di conversazioni dal titolo miart LIVE at Triennale Milano: incontri sviluppati intorno al tema della capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali.
Massimiliano Gioni e Beatrice Trussardi racconteranno di come la Fondazione Nicola Trussardi, museo nomade per eccellenza, abbia diffuso l’arte contemporanea in contesti molteplici e attraverso i canali più diversi, a venti anni dal primo intervento a Milano, in galleria Vittorio Emanuele, nel 2003; Angharad Williams e Gianmaria Andreetta parleranno di The Wig, iniziativa con cui riflettono su pratiche artistiche che prendono forma in contesti altri rispetto allo studio; Jonathan Monkconverserà con Anna Ebner e Marco Scottisul progetto espositivo Multiple Locations che durante miart porterà alcune edizioni di Monk in negozi, ristoranti e bar di via Porpora a Milano; Davide Giannella inviterà Riccardo Benassi e il duo Eva & Franco Mattes a ragionare assieme sull'evoluzione del concetto di arte pubblica e a interrogarsi sulle sue possibili interpretazioni future; Gianni Pettena e Italo Rota si confronteranno sul rapporto tra architettura e paesaggio, arte e montagna; Valerio Barberis, Loris Cecchini e Mario Cucinella si interrogheranno sulla città del futuro partendo da un’inedita alleanza tra arte, architettura e riforestazione; e infine Nico Vascellaridialogherà con Damiano Gullì, Gea Politi e Cristiano Seganfreddo partendo dalla sua opera Falena che dal 15 aprile sarà esposta negli spazi esterni dell’istituzione.
La collaborazione tra miart e Triennale Milano è sottolineata anche dalla rassegna FOG – Triennale Milano Performing Arts, che nei giorni della fiera presenterà al pubblico due prime italiane: How a Falling Star Lit Up The Purple Sky di Jeremy Nedd, coreografo e performerinternazionale, e Impilo Mapantsula, network globale specializzato in una danza carica di energia (12 e 13 aprile); e Le sacre du printemps, ricerca coreografica dei Dewey Dell ispirata al capolavoro di Igor Stravinskij, pietra miliare della letteratura musicale e infinita sorgente visiva (15 e 16 aprile).
La circolazione di contenuti artistici dentro e fuori dalla fiera viene ribadita anche dall’inedita partnership con il brand di moda MSGM, che ha commissionato per l’ingresso di miart un'opera site specific al duo di artisti Eva & Franco Mattes. Composta da canaline digitali che consentono il passaggio di dati, l'installazione che accoglie il pubblico, fa circolare al suo interno un’immagine invisibile che viene inviata ai passanti in modo assolutamente casuale via AirDrop dallo smartphonepersonale del duo. Ispirata alla pratica molto diffusa tra gli adolescenti di sfruttare momenti di calca per airdroppare materiali digitali, l’opera di Eva & Franco Mattes è un lavoro capace di generare una connessione umana che va in contrapposizione all'idea della fiera come luogo di sole transazioni commerciali. Ogni visitatore, anche senza essere un collezionista, avrà così la possibilità di portare via, e a sua volta ridistribuire, un contenuto artistico unico.In occasione di Milano Art Week aprono alcune mostre della stagione in importanti sedi cittadine. Tra queste solo per citarne alcune: la personale dell'artista belga Ann Veronica Janssens da Pirelli HangarBicocca; Candice Lin | Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura alla GAM Galleria d'Arte Moderna in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro; la personale di Yuri Ancarani e la Project Room di Silvia Giambrone al PAC; il progetto Forum 900 al Museo del Novecento in cui la galleria al piano terra ospita opere d'arte contemporanea e sedute di design trasformando gli ampi spazi in luogo di confronti, dibattiti e presentazioni; i due progetti dedicati all'arte moderna Diego, l'altro Giacometti e Hortus Alchemicus alla Fondazione Luigi Rovati; la mostra dedicata alle installazioni e ai video dell'artista Dara Birnbaum all'Osservatorio Fondazione Prada.
Protagonisti di Milano Art Week saranno anche gli spazi di Fondazione Prada con la mostra Cere Anatomiche, Fondazione ICA Milano con la personale di Nathlie Provosty e Triennale Milano con le nuove mostre Lisa Ponti. Disegni e voci, Text e Droog30. Design or Non-design? e con un nuovo allestimento per il Museo del Design Italiano, performance e installazioni. Attività speciali, visite guidate e aperture straordinarie caratterizzando gli spazi che presentano mostre già avviate come ad esempio Palazzo Reale, Museo della Scienza e della Tecnologia, Armani/Silos e Gallerie d'Italia, che apre eccezionalmente il caveau con un excursus nell'arte del Novecento italiano e internazionale.
Ispirazioni così belle - adoro i berretti ei cappelli da Baker boy - decisamente i miei preferiti
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