Monday, July 29, 2024

EXPOSED Torino Foto Festival PRIMA EDIZIONE

Si è da poco conclusa la prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, il nuovo Festival internazionale di fotografia della città diretto da Menno Liauw e Salvatore Vitale che, attraverso il coinvolgimento di 70 fotografi provenienti da 17 paesi diversi, ha proposto una riflessione sull’evoluzione del medium fotografico e delle principali sfide e innovazioni del mondo dell’immagine, scegliendo come titolo New Landscapes – Nuovi Paesaggi, in omaggio a uno degli argomenti centrali nella tradizione fotografica italiana.

 

28 le mostre temporanee in programma, 23 le sedi cittadine coinvolte, una committenza artisticaun ricco programma di talk, una piattaforma didattica, un salone di editoria indipendente, incontri, screening, letture portfolio e altri eventi – tutti realizzati con il coinvolgimento delle principali istituzioni, realtà indipendenti e attori della scena artistica cittadina e internazionale – hanno visto la partecipazione dipubblico nazionale e internazionale e degli oltre 200 tra giornalisti e guests (artisti, direttori di musei, curatori, collezionisti, diplomatici, professionisti) presenti nei 32 giorni di apertura

EXPOSED Torino Foto Festival ha saputo perseguire gli obiettivi per cui è nato, ossia dar vita sul territorio metropolitano a un nuovo appuntamento pubblico, dall’alto profilo marcatamenteinternazionale, in una logica di sistema e di ottimizzazione delle risorse e delle competenze esistenti sul territorio. Il festival non soltanto ha arricchito il dibattito culturale sulla fotografia, accessibile come forma d’arte inclusiva e in continua evoluzione, ma ha candidato a pieno titolo Torino tra le città di riferimento della fotografia, innescando un confronto dinamico tra gli artisti e un pubblico variegato di appassionati e professionisti.

 

A partire da questi risultati e dalle indicazioni fornite dalla Cabina di Regia, EXPOSED sta lavorando sulla prossima edizione, sempre prevista per il periodo primaverile, con l’obiettivo di compiere un ulteriore passo in avanti nel percorso che intende posizionare il festival tra i più importanti appuntamenti internazionali dedicati alla fotografia. La prima edizione ha infatti consentito di individuare i fattori positivi e gli interventi di miglioramento necessari per lo sviluppo del festival che già dalla prossima edizione presenterà alcune significative novità. 




Wednesday, July 17, 2024

JIGGER CRUZ To the Walls from the Wound of Oddities

Primo Marella Gallery inaugura la mostra personale di Jigger Cruz: To The Walls from the Wound of Oddities. L'evento di apertura si terrà giovedì 18 luglio a partire dalle ore 18:30 presso la sede milanese della galleria, in Via Valtellina 31, con la presenza dell’artista.

 

L'arte di Jigger Cruz si distingue per la sua tecnica unica che trasforma l'olio in una sorta di moderno bassorilievo. Le opere dell'artista rappresentano una rinascita dell'arte filippina, superando i canoni europei per creare un linguaggio visivo nuovo e autentico.

 

Le prime opere di Cruz erano caratterizzate da rappresentazioni ispirate alla pittura figurativa e paesaggistica, spesso ricoperte e trasformate in composizioni astratte attraverso l'aggiunta di elementi in olio. Le cornici barocche, specificamente ricercate dall'artista, venivano lavorate per apparire distrutte, riflettendo un processo di decostruzione e rinascita dell'arte filippina.

Nelle opere attuali, tuttavia, il richiamo alla pittura figurativa non è più presente. Queste rappresentazioni sono state sostituite da una presenza totalizzante di elementi astratti, e le cornici barocche sono state momentaneamente tolte. Questa evoluzione ha permesso a Cruz di focalizzarsi esclusivamente sulla creazione di composizioni astratte che esprimono appieno la sua visione artistica.

 

Cruz ha sviluppato una tecnica che aggiunge spessore e volume alle sue composizioni, creando un effetto tridimensionale che richiama la tecnica del bassorilievo. Questa trasformazione permette agli elementi astratti di emergere dalla tela, formando ombre e profondità che arricchiscono l'opera di una dimensione aggiuntiva. La sua arte non è solo forma, ma anche sostanza concreta che evolve continuamente, affermando la sua identità artistica unica. La sovrapposizione di figure ed elementi rigorosamente formati dalla pittura ad olio richiede una procedura elaborata, con tempi di asciugatura lunghi che stabilizzano il colore e donano alle opere una texture unica.


Jigger Cruz, nato nel 1984 a Manila, nelle Filippine, ha studiato Belle Arti alla Far Eastern University e Design al De La Salle-College of St. Benilde nelle Filippine.

L'artista è stato quotato in case d'asta internazionali in tutto il mondo e ha esposto in mostre personali e collettive a livello locale e internazionale, dalle Filippine alla Thailandia, Indonesia, Singapore, Giappone, Germania, Svizzera, Francia, Italia, Austria e Stati Uniti. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche, tra cui la Dikeou Collection, Denver, CO, USA; il Guggenheim Museum, NY, USA; la Saatchi Collection, Londra, Regno Unito; la Zabludowicz Collection, Londra, Regno Unito.


18 luglio - 17 settembre 2024









Friday, July 5, 2024

L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano

Una delle stagioni più originali della cultura artistica italiana della prima metà del XX secolo è rappresentata dall’espressionismo italiano degli anni Venti-Quaranta che, pur sviluppato in gruppi e sodalizi più o meno definiti e longevi, ha apportato alla ricerca artistica contemporanea un contributo di fondamentale rilievo. A questa esperienza estetica e poetica a cavallo fra le due guerre è dedicata la mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo italiano, ospitata dal 6 luglio 2024 al 2 febbraio 2025 alla Galleria d’Arte Moderna e ideata in vista della celebrazione del centenario della stessa Galleria (1925-2025).

 

Con lo sguardo rivolto ai movimenti espressionisti internazionali, attraverso un dialogo suggestivo e stimolante tra la collezione della Galleria d’Arte Moderna, le opere provenienti da altre collezioni capitoline (Musei di Villa Torlonia, Casa Museo Alberto Moravia) e le opere provenienti dalla prestigiosa Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano, mai esposta nella Capitale, sarà possibile comprendere in modo sfaccettato la variegata realtà dell’espressionismo italiano, con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi che hanno avuto come centro d’azione le città di Roma, Milano e Torino.

Fra gli artisti presenti: Afro, Arnaldo Badodi, Renato Birolli, Bruno Cassinari, Gigi Chessa, Filippo De Pisis, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Marino Mazzacurati, Roberto Melli, Francesco Menzio, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Antonietta Raphaël, Aligi Sassu, Scipione, Luigi Spazzapan, Ernesto Treccani, Italo Valenti, Emilio Vedova, Alberto Ziveri. Alcuni artisti – come, ad esempio, Guttuso e Levi – si muovono all’interno di più d’uno di questi scenari, invitando a un approccio più fluido e trasversale che non strettamente topografico.

 




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